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Capodanno 2017, il tuffo di Mister ok nel Tevere dedicato alle due vittime di Acilia

Anche quest’anno, per la ventinovesima volta, Maurizio Palmulli, noto con il soprannome di “Mister ok”, si è tuffato nelle gelide acque del fiume Tevere lanciandosi dal ponte Cavour. Un gesto dedicato a Debora e Aurora, mamma e figlia decedute nello scoppio della palazzina di Acilia, alla periferia della Capitale.
A cura di Francesco Loiacono
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La tradizione che da oltre 70 anni accompagna il Capodanno dei romani si è ripetuta anche nel 2017. Per la ventinovesima volta a farla rivivere è stato Maurizio Palmulli, il bagnino di Castel Fusano noto con il soprannome di "Mister ok". Palmulli si è tuffato nelle gelide acque del fiume Tevere lanciandosi dal ponte Cavour, a Roma. Un gesto che quest'anno ha assunto un significato particolare: Palmulli ha infatti dedicato il tuffo a Debora e Aurora, mamma e figlia decedute nello scoppio della palazzina di Acilia avvenuto pochi giorni fa, e per il quale domani sarà istituito il lutto cittadino. È stato lo stesso bagnino a spiegare di aver dedicato il tuffo di quest'anno alle due vittime del crollo di Acilia: "Abito a 300 metri dalla loro casa", ha detto.

Il tuffo di "Mister Ok" è stato preceduto da quello di altri tre compagni d'avventure: Marco Fois, Valter Schirra e Simone Carabella. Dopo i tre coraggiosi, attorno alle 12, è toccato a Palmulli. La tradizione del tuffo nel Tevere risale al 1946 e si deve al belga Rick De Sonay, che volle festeggiare così il suo compleanno. Uscendo dalle acque tranquillizzava il suo pubblico facendo il famoso gesto con la mano: da qui il soprannome, passato poi a Palmulli.

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