Baby prostituti, Don Dino si difende: “Mai pagato per sesso”. E spunta la Bibbia hard
Si difende Placido Greco, per i suoi parrocchiani di Fiumicino Don Dino, il sacerdote finito nell'inchiesta per il giro di prostituzione minorile alla Stazione Termini smantellato pochi giorni fa. Il prelato è accusato di sfruttamento della prostituzione minorile e di produzione e detenzione di materiale pedopornografico. Ma Don Dino nega di aver mai pagato i ragazzini rom che lo hanno riconosciuto per fare sesso, e in quanto alle migliaia di immagini hard con protagonisti minori presenti nel suo computer parla di un favore chiestogli dagli stessi ragazzini che volevano dei book fotografici per sfondare nel cinema erotico. Questa la linea di difesa del prete durante l'interrogatorio di garanzia, secondo quanto riporta il Messaggero. Sarebbero 1700 le foto già individuate mentre 40mila in tutto sono i file al vaglio degli inquirenti.
Tra i tanti documenti trovati nel computer di Don Dino spiccano i racconti erotici, con protagonisti bambini e adolescenti, scritti dallo stesse prete. Sarebbe sempre Don Dino l'autore di una specie di Bibbia apocrifa riscritta in chiave hard: qui al posto dei 12 apostoli ci sarebbero 12 bambini. Il prete respinge le accuse ma per i pm non sembrano esserci dubbi: le testimonianze precise e circostanziate dei ragazzini che lo accusano sono attendibili.