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Virginia Raggi sfratta bimbi malati oncologici e volontari che assistono disabili a Castel Giubileo

Misericordia Roma Castel Giubileo è un’associazione di volontari che dal 1992 opera nella capitale, fornendo servizi sanitari, di assistenza ai disabili, e raccolta alimentare. Nella sua struttura è ospitata anche una casa famiglia per bambini con malattie oncologiche. Ma il Comune vuole mandarli via.
A cura di Natascia Grbic
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Offrono servizi sanitari, trasporto disabili, raccolta alimentare solidale e protezione civile. Ospitano bambini con malattie oncologiche in cura all'ospedale pediatrico Bambin Gesù, che nella loro struttura hanno trovato una casa dove poter vivere con la propria famiglia (chiamata Tartaruga Ohana), trasferitasi a Roma da altre regioni d'Italia per questi motivi così tragici. I volontari della Misericordia Roma Castel Giubileo offrono un servizio essenziale per la città, e del tutto gratuito. Si tratta insomma, di un'esperienza che andrebbe valorizzata invece di essere cancellata. Sembra assurdo, ma è proprio ciò che sta accadendo: il Comune di Roma ha ordinato lo sfratto dei locali siti nell'ex scuola Ungaretti di via Salaria 117, nel III Municipio.

Insieme alla lettera con cui chiede alla Misericordia di andarsene, ha allegato la richiesta di 145mila euro. Quello che sembra un brutto scherzo, è vero: è l'effetto della delibera 140, voluta dalla giunta Marino per il riordino del patrimonio comunale. Sotto il commissario Tronca, ha avuto un'accelerazione. Nella situazione della Misericordia si trovano anche altre associazioni e realtà sociali, ma per loro non è mai stata trovata una soluzione dall'attuale giunta pentastellata. E così alla Misericordia sono stati chiesti dal Comune di Roma ben 145mila euro: le concessioni di cui beneficiava sono state annullate, e il canone di affitto rivalutato al 100%. Calcolando che nella struttura operano solo volontari, è chiaro che questa somma pesava come una spada di Damocle sulle loro teste. La Misericordia ha fatto ricorso alla Corte dei Conti, e la richiesta dei 145mila euro è stata annullata. Lo sfratto però, è rimasto.

"L'ultima volta che ho sentito i vigili, ci è stato detto che il Patrimonio del Comune di Roma premeva per lo sfratto e voleva che concordassimo una data per lasciare la scuola – ha spiegato a Fanpage.it Dionisio di Vito, direttore dell'associazione – Abbiamo scritto varie lettere alla sindaca Virginia Raggi, ma non ci ha mai risposto. È stato il presidente del III Municipio a interessarsi del problema, e a fare richiesta di sospensione dello sfratto. Il documento è stato approvato all'unanimità dal consiglio comunale, e spedito alla sindaca. Ma non è arrivata risposta". Raggi è stata contattata diverse volte dai volontari, ma non ha mai risposto alle continue sollecitazioni. Tutto il III municipio e le varie associazioni che operano sul territorio stanno chiedendo a gran voce che la Misericordia continui a operare. Paradossalmente, proprio il partito che diceva di voler essere dalla parte dei cittadini, ha chiuso le orecchie alle loro richieste, deciso a non ascoltare.

All'interno dell'ex scuola Ungaretti di via Salaria 117, nel III Municipio, sono ospitati bambini con malattie oncologiche in cura al Bambin Gesù. Non si sa dove andranno dopo lo sfratto: il Comune non ha comunicato nulla in tal senso, né ha fatto sapere ai volontari dell'associazione se si sta occupando di trovare una soluzione per loro. Intanto Dionisio e tutti gli altri continuano ad accompagnarli al Bambin Gesù per le cure, senza chiedere nulla in cambio.

Oggi, davanti la Misericordia Castel Giubileo, si è tenuta una manifestazione di solidarietà organizzata da Democrazia Solidale per protestare contro lo sfratto. "Ritengo assurdo che un'opera così utile al quartiere possa essere sfrattata per un problema burocratico, com'è il rinnovo della concessione – ha dichiarato Paolo Ciani, capogruppo Demos alla Regione Lazio – Con la manifestazione di oggi abbiamo voluto testimoniare la nostra vicinanza ed essere accanto agli operatori anche fisicamente. Roma è piena di immobili abbandonati e lasciati al degrado. L'associazione usa i locali per l’utilità del territorio e ha sempre pagato l’affitto dovuto. Per questo lo sfratto è inconcepibile. Andremo in consiglio regionale, municipale e anche in Campidoglio a far presente che questa decisione dev'essere cambiata".

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