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Perché si gettano le monete nella fontana di Trevi a Roma?

La Fontana di Trevi a Roma è uno dei simboli più conosciuti della Città Eterna grazie alla sua bellezza, ma anche a celebri film. Sulla storia di questo monumento ci sono tante leggende. La più nota è sicuramente quella del lancio della monetina per assicurarsi un sicuro ritorno nella Capitale.
A cura di Redazione Roma
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La fontana di Trevi a Roma
La fontana di Trevi a Roma

La Fontana di Trevi è una delle cartoline più belle di Roma, meta obbligatoria per milioni di turisti che giungono ogni anno in città e set cinematografico di famosissimi film, tra i quali La dolce vita di Federico Fellini con Marcello Mastroianni e Anita Ekberg. Sono tante le storie che ruotano intorno a uno dei simboli più famosi della capitale. Tra le più conosciute vi è sicuramente il lancio della monetina. Perché si lancia la moneta in acqua? La tradizione vuole che se si getta una moneta dando la schiena alla vasca e poi ci si gira velocemente per incontrare con lo sguardo l'attimo in cui la moneta entra in acqua, sicuramente si farà ritorno a Roma.

Questa usanza affonda le sue radici in un aneddoto dell'Antica Roma, a quando i soldati dell'esercito di Agrippa nel 19 d. C., di ritorno in città ormai esausti, dietro indicazioni di una ragazza si dissetarono alla fonte di Salone, che si trovava a 20 km di distanza da dove sgorga l'acqua oggi. Da questa circostanza la fonte è detta anche acqua vergine, dall'accostamento dei due termini aqua e virgo, la ragazza. Successivamente Agrippa fece con un acquedotto fece arrivare l'acqua nel punto dove attualmente sorge il monumento.

La fontanina degli innamorati di Roma

Vi è un'altra tradizione meno nota che riguarda la fontana e che le ha conferito nel tempo l'appellativo di fontanina degli innamorati. Fino a alcuni decenni fa, era comune che le ragazze facessero bere l'acqua vergine ai loro fidanzati prima che partissero, suggellando il momento con un brindisi i bicchieri venivano rotti per simboleggiare un evento irripetibile, e in tal modo anche la fedeltà all'unione era scongiurata. Anche l'architettura della Fontana di Trevi rimanda a significati allegorici relativi al mare, all'andirivieni delle onde che avvicinano e allontanano in un moto perpetuo. Infatti, al centro del blocco marmoreo vi è il dio Oceano, e ai lati due cavalli: uno calmo e uno agitato  che rappresentano le due modalità che può assumere il mare.

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