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Borghezio a Tor Sapienza: “Marino? Lo prendo per il collo e lo porto qua”

L’europarlamentare della Lega Nord questa mattina è stato a Tor Sapienza. Borghezio non si è recato, però, al Centro di accoglienza, ma ha incontrato i cittadini della zona in un bar e non in strada.
A cura di Enrico Tata
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“Qui a Tor Sapienza c’è il deserto istituzionale. Non c’è il sindaco né il ministro degli Interni Alfano. Non escludo però di andare a prendere delicatamente Marino per il collo per portarlo qui”. Così l'europarlamentare della Lega Nord Mario Borghezio che oggi ha visitato Tor Sapienza. Si è fermato in un bar, però. Senza avvicinarsi al centro di accoglienza teatro di scontri tra i residenti e gli immigrati ospiti. "Io sono venuto a parlare con le persone che incontro qua, non voglio andare a rompere le scatole al centro o a chi non mi ha invitato", ha spiegato il leghista. “Non andrò al centro di via Morandi – ha aggiunto – perchè bisogna essere responsabili. Su una situazione di degrado già esistente di microcriminalità diffusa, non si possono aggiungere insediamenti per immigrati. I residenti vengono spesso trattati come estremisti, delinquenti, assassini ma nella stragrande maggioranza dei casi sono persone che chiedono di poter vivere nell’ordine e nella tranquillità”. Borghezio ha poi sottolineato che “la rabbia dei cittadini è fortissima ed è strafondata. Qui mancano le istituzioni, il sindaco è poco responsabile, forse anche perché frastornato dalle polemiche che lo attorniano e dal Pd che lo sta delegittimando”.

Borghezio a Tor Sapienza, le critiche alla visita

Una visita, quella di Borghezio, che non era gradita da tutti. Queste le parole, ad esempio, di Roberto Torre, vicepresidente del Comitato di Quartiere Tor Sapienza: “Dal sentore che ho i cittadini non accoglierebbero bene Borghezio perchè si sentono abbandonati e pensano che queste loro visite siano un pò di convenienza. Infatti è andato in un bar non qui per strada. Noi vogliamo fatti, non la passeggiata, non c'è bisogno di venire qui solo quando succedono le cose”. E poi ha aggiunto, sulla situazione tesa di questi giorni: “Sgomberare il centro completamente sarebbe una sconfitta dello Stato, lo Stato si è arreso alla violenza, ma sono facinorosi perché Tor Sapienza non è né razzista né violenta, semplicemente i suoi abitanti sono esasperati”, conclude Torre.

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