Aiutarono tre pericolosi detenuti ad evadere da Rebibbia: quattro arresti
Quattro persone sono state arrestate con l'accusa di aver aiutato ad evadere tre pericolosi detenuti dal carcere di Rebibbia di Roma. Si tratta di quattro cittadini di nazionalità albanese: un 26enne già detenuto a Regina Coeli, di un 23enne residente a Cremona, di un 21enne e di un 40enne residenti invece a Roma ma non sono risultati al momento reperibili e sono ricercati su tutto il territorio nazionale. Sono tutti accusati di procurata evasione.
Chi sono i tre pericolosi fuggitivi
Secondo gli investigatori della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, avrebbero reso possibile la fuga di tre connazionali dalla casa circondariale romana avvenuta il 27 ottobre 2016 e tutt'ora ricercati. Si tratta di Ilir Pere, condannato per tentato omicidio, possesso di armi e sequestro di persona (doveva scontare la pena fino al 2041), di Mikel Hasanbelli, in carcere per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti (che sarebbe tornato in libertà nel 2020) e di Basho Tesi, condannato all'ergastolo per omicidio. Sono considerati pericolosi e le forze dell'ordine (non solo italiane) sono sulle loro tracce.
L'evasione da Rebibbia come in un film
I tre fuggitivi dopo aver segato le sbarre ed essersi calati nel cortile con delle lenzuola, sono riusciti a scavalcare il muro di cinto: all'esterno ad aspettarli i loro complici che li hanno caricati in macchina dandosi immediatamente alla fuga. Un piano studiato nei minimi dettagli, ed è apparso evidente da subito agli inquirenti, che per essere attuato erano stato necessario il coinvolgimento di complici esterni. La rete che ha permesso l'evasione è stata ricostruita