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Violenza sessuale e lesioni alla compagna: arrestato un chirurgo, faceva uso di cocaina e crack

Un medico chirurgo di 55 anni è stato arrestato con le accuse di maltrattamenti, violenza sessuale e lesioni nei confronti della compagna che ha denunciato l’uomo. L’uomo faceva uso di cocaina e crack ed è anche accusato di corruzione nei confronti del figlio minorenne.
A cura di Stefano Rizzuti
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La polizia ha arrestato a Roma un medico chirurgo di 55 anni con le accuse di maltrattamenti, violenza sessuale e lesione nei confronti della compagna. L’uomo è accusato anche di corruzione di minorenne nei confronti del figlio. A questi reati dovrà rispondere l’uomo arrestato dalla squadra mobile della questura di Roma nell’ambito di una indagine coordinate dalla procura. La posizione dell'uomo sarebbe aggravata anche dall'uso di cocaina e crack. Al medico è stata notificata la misura di custodia cautelare in carcere.

Le indagini sono partite dalla denuncia della compagna del medico. La donna avrebbe infatti riferito agli investigatori di aver subito una serie di abusi sessuali, con lesioni e maltrattamenti. All’accusa si aggiunge l’aggravante riguardante l’uso di cocaina e di crack a cui ricorreva il medico. La donna sarebbe stata vittima delle violenze dell’uomo da diverso tempo. Le accuse della compagna del medico sono state confermate dalle indagini svolte, grazie alle quali si è riusciti a raccogliere una serie di elementi probatori che hanno permesso di verificare la veridicità delle accuse. La donna si è inoltre detta stremata dalle continue offese verbali del compagni, dai suoi gesti violenti e dalle sue insolite abitudini sessuali.

Il chirurgo non metteva piede nell'ospedale Grassi di Ostia, dove lavorava, da mesi. Secondo alcuni, la sua vita era ormai condizionata da cocaina e crack e aveva quindi deciso di mettersi in malattia. Secondo quanto emerso dalle indagini, la donna subiva violenza fisiche e sessuali che il chirurgo filmava, costringendo inoltre il figlio di dieci anni ad assistere.

Il comportamento di polizia postale del Lazio ha proceduto al sequestro di materiale informatico per verificare l’eventuale sussistenza anche dei reati di pornografia minorile e detenzione di materiale pedopornografico: per il momento questa ipotesi viene comunque esclusa.

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