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Viaggio nel degrado di Tor di Valle, la Roma contrattacca: “L’ippodromo è un rudere”

L’As Roma ha pubblicato su Facebook un video che documenta le condizioni in cui oggi versa lo storico impianto romano che, secondo il progetto presentato dalla società giallorossa, dovrebbe far spazio al nuovo Stadio della Roma.
A cura di Enrico Tata
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Dell'atmosfera di "Febbre da Cavallo", delle corse tra Soldatino, King e D'Artagnan, delle "dritte" der Pomata e di Mandrake resta davvero poco. Solo degrado e strutture fatiscenti. L'ippodromo di Tor di Valle è ormai un rudere, uno scheletro di cemento. Dimostrare questo è l'obiettivo dell'As Roma, che oggi ha pubblicato su Facebook un video che documenta le condizioni in cui oggi versa lo storico impianto romano che, secondo il progetto presentato dalla società giallorossa, dovrebbe far spazio al nuovo Stadio della Roma. Per la soprindentenza, invece, l'ippodromo merita di essere salvaguardato, soprattutto le tribune, avvenieristiche per l'epoca, progettate dall'architetto Julio Lafuente per le Olimpiadi di Roma 1960.

"La Soprintendente farnetica, questo è un rudere con una proposta di vincolo surreale", è il parere di due consulenti dei proponenti dello stadio della Roma. "Questo ippodromo può piacere o non piacere ma un dato è incontrovertibile ovvero che il suo valore è nella funzione e questa è persa irrimediabilmente, sia che lo stadio si faccia o meno", ha spiegato Roberto Della Seta, ex presidente Legambiente. "Qui gare di trotto – ha aggiunto Della Seta – non se ne faranno più. Quindi la sovrintendenza sta chiedendo di tutelare un rudere fatto 50 anni fa. Credo che da questo punto di vista la proposta del vincolo sia abbastanza surreale". Ancora più duro l'urbanista Remo Calzona: "La Soprintendente avrebbe dovuto disporre un sopralluogo per verificare lo stato dell'impianto. In queste tribune non ci trovo nulla di architettonicamente importante. L'impianto non andrebbe tutelato, è un'opera banale".

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