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Esplode un palazzo, 1 morto e 21 feriti. Fermata 82enne nega tutto

Nell’incendio è morto un 50 anni, nato ad Afragola, provincia di Napoli, e altre 14 persone sono state ferite. Scene di panico nella notte in via Galati: “Per la paura due persone si sono lanciate dalla finestra”, hanno raccontato testimoni. Trovato un biglietto vicino il palazzo: “Il Signore questa casa non ve la farà godere, perché siete ladri”, è il testo. Fermata l’anziana 82enne ex inquilina dell’appartamento.
A cura di Enrico Tata
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‬E’ stata rintracciata nella sua nuova abitazione, Giovannina Serra l’83enne di origine sarda, che la scorsa notte avrebbe provocato l’esplosione dell'appartamento in via Galati 42 a seguito della quale ha perso la vita un 50enne italiano. Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato S. Basilio, hanno sottoposto la donna a fermo come disposto dall’Autorità Giudiziaria in quanto indiziata del delitto di strage e omicidio. Ha opposto resistenza agli agenti che l'arrestavano e si è detta completamente estranea hai fatti nonostante, a quanto fanno trapelare gli inquirenti, le prove contro di lei sono schiaccianti.

L'esplosione a Colli Aniene

Una violenta esplosione, poi le fiamme che hanno avvolto un palazzo alla periferia di Roma. È morto un uomo di 50 anni e altre 14 persone sono state ferite. La procura di Roma ipotizza il reato di strage. È accaduto intorno alle 3 in via Galati, pochi passi da via Palmiro Togliatti, zona Colli Aniene. “Si è sentito un boato fortissimo”, dice un soccorritore. “Per la paura due persone si sono lanciate dalla finestra”, hanno raccontato alcuni testimoni. Per trasportare le persone ferite c'è voluto l'intervento di sei ambulanze e altri hanno raggiunto l'ospedale con le loro auto. Una persona è stata trasportata in codice rosso all'ospedale Pertini, altre dodici sono rimaste intossicate e sono state trasportate in codice giallo in diversi ospedali, una persona ha avuto una crisi ipertensiva ed è stata portata in codice verde al San Giovanni. Danneggiate anche quattro auto parcheggiate in strada. Dal palazzo sono state evacuate undici famiglie, 24 persone in totale.

Secondo le prime ricostruzioni, la vittima è Pasquale Castaldo, 50enne nato ad Afragola in provincia di Napoli, trovato morto dai vigili del fuoco all'interno del bagno, senza finestra, di un appartamento del piano superiore rispetto a quello da cui è partita l'esplosione. L'ipotesi è che sia partita da una bombola del gas trovata all'interno dai vigili del fuoco. In casa non c'era nessuno e secondo quanto si è appreso, l'inquilina era stata sfrattata tempo fa. La bombola di gpl trovata all'interno dell'appartamento, da cui si ipotizza sia partita l'esplosione, era nei pressi dell'ingresso e aveva la manopola aperta. Dai controlli sui contatori del gas non sarebbe emersa, invece, nessuna anomalia.

Incendio a Colle Aniene, trovato un biglietto: "Questa casa non ve la godrete, ladri"

Gli investigatori non escludono che l'esplosione possa essere stata causata da qualcuno. Una tesi che prende sempre più corpo dopo il ritrovamento di un inquietante biglietto ritrovato su una Smart parcheggiata davanti al palazzo: “Il Signore questa casa non ve la farà godere, perché siete ladri”, è il testo. Il palazzo, dal primo piano dove si è verificata l'esplosione fino al terzo-quarto piano, risulta annerito, mentre i detriti di calcinacci e vetri sono sparsi in strada. L'appartamento esploso sembra sventrato da parte a parte.

I vicini sull'ex inquilina dell'appartamento: "Aveva già incendiato una poltrona"

“Viveva quasi segregata in casa, non era tanto normale”. Cosi Roberto, residente in un condominio vicino, descrive la donna che abitava prima dello sfratto nell'appartemento esploso in via Galati.  “La conoscevo di vista, l'ho anche salvata poco tempo fa, quando era rimasta bloccata in ascensore. La signora aveva mostrato segni di instabilità incendiando una poltrona sul balcone. Era una persona riservata, viveva quasi nascosta nell'appartenento che apparteneva all'ex marito defunto”, racconta. Secondo quello che emerge dalle indagini la donna era già stata raggiunta da quattro ingiunzioni di sfratto. Per il momento l'anziana, 82 anni, è irreperibile e secondo gli investigatori non aveva ancora lasciato l'appartamento nonostante la decisione del giudice.

Il 3 gennaio scorso fu segnalata una fuga di gas dall'appartamento dove si è verificata stamani l'esplosione a Roma. In seguito alla segnalazione fu interrotta l'erogazione del gas all'appartamento. Non è chiaro se la segnalazione della fuga di gas sia stata fatta dall'anziana signora sfrattata.

"Un boato, poi le fiamme", il racconto dei testimoni

"Alle 3 di notte mi sono svegliato perché ho sentito un forte boato. Mi sono affacciato alla finestra e poi sul balcone ed ho visto le fiamme. Erano alte. Ho messo subito una tuta e sono scappato giù insieme a mia moglie. Li abbiamo trovato altre persone, alcune erano intossicate dal fumo". Con queste parole Antonio Mulargia racconta i momenti di panico la notte scorsa dagli inquilini dello stabile, alla periferia di Roma, dove si è verificata un'esplosione.

“Un fatto terribile, da non credere”, dice un abitante di un condominio vicino, sui 40 anni, figlio di due dei residenti del palazzo distrutto. L'uomo racconta: “Mi ha telefonato mio padre nel cuore della notte, si sentiva un gran trambusto e non ho capito granché, ho sentito solo ‘corri, corrì. Arrivato sul posto ho visto le fiamme e i mezzi dei Vigili del Fuoco e delle forze dell'ordine, una scena terribile, sembrava l'apocalisse. A dividere l'appartamento distrutto da quello dei miei genitori c'è solo la tromba delle scale. Mamma mi ha raccontato di aver provato a scappare prima dell'arrivo dei soccorsi, ma era impossibile muoversi, i pavimenti e le porte erano infuocati”. Secondo il testimone, l'inquilina che abitava l'appartamento prima dello sfratto sarebbe “l'ex moglie del defunto padrone di casa”.

"Abbiamo rischiato la vita a causa di una pazza. Io ho dei bambini piccoli e non ci voglio neanche pensare. Uno non può progettare una strage e passarla indenne. La storia della signora anziana non la so ma aveva lasciato l'appartamento da qualche giorno", racconta una signora che abita al terzo piano . "Era un pò fuori di testa – aggiunge un signore che abita nella palazzina di fronte – Non si vedeva tanto in giro. Andava a fare la spesa al supermercato ed era sempre cupa in volto. Non era tanto socievole".

Il presidente del IV municipio: "Vicino alle famiglie"

"Sono vicino alla famiglia della persona deceduta, così come a tutte le persone che sono ricoverate in ospedale", sono le parole del presidente del IV municipio Emiliano Sciascia. "L'esplosione deve essere stata molto forte – ha aggiunto -, tanto da coinvolgere direttamente ben cinque appartamenti; da quanto appreso in queste ore, una persona si è gettata da un balcone del primo piano per evitare le esalazioni del fumo. Sono in contatto continuo con il Campidoglio, la Protezione Civile e l'Assessore Francesca Danese per verificare le procedure da porre in atto e capire come trovare velocemente una sistemazione per le famiglie che dovranno rimanere fuori dalle loro case, finchè i vigili del Fuoco non avranno vagliato la sicurezza dello stabile".

"Siamo sconvolti e vicini alle persone coinvolte nella tragedia di Via Galati». Lo dichiara in una nota Francesca Danese, assessore alle Politiche sociali e abitative di Roma Capitale. "Siamo presenti sul luogo, assieme agli inquirenti, per fare la nostra parte con la Protezione civile, per assistere le famiglie che dovranno attendere la messa in sicurezza dello stabile da parte dei Vigili del Fuoco. Stiamo verificando tutto. Vogliamo verificare se effettivamente questa persona era stata sfrattata, se c'era stata la vendita dell'appartamento. Il tema è molto, molto caldo e prima di rilasciare dichiarazioni voglio verificare".

“Gli appartamenti inagibili della scala sono 11 e le famiglie che hanno richiesto assistenza alloggiativa sono cinque, per un totale di 13 persone”. Così il vicesindaco di Roma Luigi Nieri, che ha spiegato: “L'appartamento dove è avvenuta questa fuga di gas è completamente devastato. Ci sono danni anche alla scala e questo non permette di utilizzare gli altri alloggi. I vigili del fuoco stanno verificando tutto il resto dell'impiantistica per capire poi l'agibilità del palazzo”.

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