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Omicidio Ciro Esposito, De Santis rinviato a giudizio. E in aula ci sono i suoi tifosi

Daniele De Santis, detto Gastone è comparso stamattina in aula davanti al gup Maria Paola Tomasselli per l’udienza preliminare. In aula anche la mamma di Ciro Antonella Leardi: “Un dolore vederlo”.
A cura di Valerio Renzi
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Daniele De Santis, detto Gastone è comparso stamattina in aula davanti al gup Maria Paola Tomasselli per l'udienza preliminare. L'udienza ha stabilito il rinvio a giudizio e il processo si celebrerà il prossimo 8 luglio, quando l'ultras giallorosso sarà chiamato a rispondere dell'omicidio di Ciro Esposito, il supporter partenopeo morto dopo 50 giorni di agonia. Secondo l'accusa sarebbe stato proprio lui a sparare durante un agguato il 3 maggio 2014 nei pressi dello stadio Olimpico prima della finale di Coppa Italia tra Fiorentina-Napoli. De Santis si è presentato in un'aula su una lettiga, viste le sue condizioni di salute dovute al pestaggio subito a seguito dei colpi esplosi contro Esposito. Al suo ingresso nella palazzina A del Tribunale di Roma una decina di persone hanno accolto Gastone con urla d'incoraggiamento e sostegno: "Forza Daniele".

La mamma di Ciro: "Un dolore vederlo"

In aula era presente anche la mamma di Ciro Esposito, Antonella Leardi, oggetto degli attacchi della Curva Sud in occasione dell'ultima partita di campionato disputata all'Olimpico tra Roma e Napoli. "Il dolore che ho provato oggi è simile a quello che si prova durante il parto, quando l'ostetrica ti prende il figlio appena nato", ha detto Antonella Leardi per poi aggiungere: "Mi hanno chiesto scusa? Mai. Ma non è a me che le devono presentare. A Dio un giorno lo devono spiegare quello che hanno fatto".

L'avvocato: "Siamo soddisfatti. Da De Santis atteggiamento vergognoso"

"Dobbiamo essere qui, anche se c'è tensione in noi -ha spiegato l'avvocato Angelo Pisani, legale della famiglia Esposito- Siamo sempre stati presenti. È il nostro dovere. Non c'è mai stato nessun segnale di pentimento in nessuna delle persone accusate". Il legale ha anche condannato gli applausi e le urla indirizzate verso De Santis, ma soprattutto ha commentato l'atteggiamento di De Santis definito "vergognoso" in quanto l'ultras giallorosso "è entrato in barella in aula dopo che mesi fa si faceva fotografare in piedi su Facebook". Alla fine dell'udienza il legale si è detto "soddisfatto" di questo primo passaggio giudiziario: "È stata data grande attenzione da parte dei pubblici ministeri alla vicenda e di questo li ringrazio".

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