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Uccise ex moglie con pistola d’ordinanza: fu omicidio colposo, scarcerata guardia giurata

Alessandro Popeo, guardia giurata che nel settembre 2014 a Roma sparò e uccise l’ex moglie Natascia Meatta, è stato condannato a 5 anni per omicidio colposo. Per lui l’accusa aveva chiesto 16 anni di condanna per omicidio volontario. La prima Corte d’Assise di Roma ha anche disposto l’immediata scarcerazione di Popeo.
A cura di F.L.
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Nel 2014 uccise con un colpo partito dalla sua pistola d'ordinanza la sua ex moglie, Natascia Meatta, davanti alla loro bambina di due anni. Adesso la Corte d'assise di Roma ha deciso che quello di Alessandro Popeo, guardia giurata, fu omicidio colposo. Per questa accusa l'uomo è stato condannato a 5 anni e immediatamente scarcerato. Il pubblico ministero Paolo Ielo aveva chiesto di condannare l'uomo a 16 anni di reclusione per omicidio volontario, oltre a un anno e mezzo per cessione di droga. Secondo l'accusa la guardia giurata aveva ucciso la sua ex moglie per motivi passionali.

L'accusa aveva chiesto 16 anni

I giudici della prima Corte d'Assise di Roma hanno però derubricato l'accusa da omicidio volontario a colposo, sostanzialmente sposando la tesi da sempre sostenuta da Popeo: quella di un colpo partito accidentalmente dalla sua pistola d'ordinanza dopo aver posato l'arma su una mensola. Popeo è invece stato assolto "per non aver commesso il fatto" dalle accuse di aver ceduto sostanze stupefacenti. Adesso la guardia giurata, che alla lettura della sentenza è scoppiato in lacrime, dovrà comunque risarcire in separata sede il danno a sua figlia. C'era anche lei nell'abitazione del quartiere Casilino dove nel settembre 2014 avvenne la tragedia: in favore della bambina i giudici hanno comunque disposto una provvisionale immediatamente esecutiva di 50mila euro.

Delusione e rabbia, in tribunale, da parte dei parenti della vittima. Quando i giudici hanno letto la sentenza si sono levate grida contro la decisione.

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