Terremoto, a Roma sono arrivate 6mila denunce per crepe e danni ai palazzi

Secondo l'Anaci, associazione degli amministratori di condominio di Roma, sono arrivate oltre 6mila denunce per crepe e danni ai palazzi della Capitale provocati dalla scossa di terremoto di domenica. In media ogni amministratore ha ricevuto circa 60 segnalazioni da condomini che chiedono perizie tecniche e verifiche sugli edifici. Le segnalazioni sono arrivate soprattutto dal quartiere Prati, dall'Eur e dalla Montagnola, da Piramide e da Testaccio. Al quartiere Flaminio ventotto famiglie sono state evacuate da un palazzo in piazza Perin del Vaga per crepe sulla scala che porta agli appartamenti. Altre segnalazioni riguardano crepe e crolli di cornicioni. Solo ieri i vigili hanno effettuato circa 200 interventi.

Secondo l'Anaci il 6 per cento degli edifici privati di Roma hanno subito qualche danno dal terremoto, anche se l'entità degli stessi verrà definita nei prossimi giorni. "Anche chi non ha avuto danni ci sta chiedendo controlli sulla stabilità la soglia di attenzione si è alzata parecchio, la forte scossa di domenica scorsa ha fatto capire che anche a Roma possono capitare danni e bisogna investire di più in sicurezza", ha spiegato Rossana De Angelis, presidente di Anaci Roma. Il costo per una perizia su un condominio da dieci famiglie costa circa 200 euro, mentre per quanto riguarda un edificio da cento appartamenti il costo si alza a quasi mille euro. Per quanto riguarda gli edifici pubblici, la sindaca di Roma, Virginia Raggi, ieri ha dichiarato  che in seguito ai controlli è emersa "una sostanziale assenza di danni e non ci sono particolari criticità".