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Tassa di 1500 euro solo per gli studenti stranieri all’Accademia di Belle Arti: “È discriminazione”

Una tassa di 1500 per iscriversi all’Accademia di Belle Arti solo per gli studenti provenienti da paesi extraeuropei. La denuncia dei ragazzi che vogliono proseguire i loro studi a Roma e si sentono discriminati. Nel 2013 già vi era stato un tentativo simile, ma poi le istituzioni accademiche avevano fatto marcia indietro.
A cura di Valerio Renzi
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Tira aria di protesta al ‘ferro di cavallo' di via Ripetta, luogo di ritrovo degli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Roma. Il motivo? Una tassa di ben 1500 euro, che dovranno pagare solo gli iscritti provenienti da paesi terzi rispetto all'Unione Europea. Una decisione che ha mandato su tutte le furie molti studenti stranieri (con la solidarietà dei loro colleghi), che in diversi ora si trovano in difficoltà nel proseguire gli studi. A dare voce alle protesta in particolare un gruppo di giovani iscritti provenienti dall'Iran (l'Italia è una delle mete preferite tra i giovani iraniani che decidono di trascorrere un periodo all'estero), che hanno aperto anche una pagina Facebook: "No alla tassa per gli studenti stranieri 2017".

La denuncia degli studenti: "Ci sentiamo discriminati"

"La motivazione che è alla base della nostra denuncia riguarda l'introduzione nel Manifesto degli studi 2017-2018 di una tassa dell'importo di 1544 €, che non varia in base al reddito obbligatoria per tutti gli studenti stranieri. – si legge nell'appello dei ragazzi e delle ragazze – Abbiamo già vissuto una situazione simile nel 2013 quando era stata introdotta la tassa per gli studenti stranieri di 1000 € poi sospesa dal Direttore Roberto Grassi. Ci sentiamo nuovamente colpiti nella nostra fragile situazione economica di studenti extracomunitari, che con molti sforzi studiano e vorrebbero continuare a farlo".

L'Accademia ha moltissimi studenti stranieri provenienti  anche da paesi extra UE, attirati dalla storia e dal patrimonio artistico della Città Eterna. "Oltre ad essere un contributo discriminatorio, si tratta di una cifra per noi altissima in quanto sommata alla tassa del Laziodisu arriva ai 1700 €, richiesti in un unico versamento. E' una tassa con un importo così alto che l'Accademia delle Belle Arti di Roma rischia concretamente di perdere quasi metà dei suoi studenti tagliando fuori, di fatto, gli studenti stranieri dall'istruzione", conclude l'appello.

Gli studenti di Belle Arti invocano la Costituzione

In loro aiuto gli studenti invocano due articoli della Carta Costituzionale. Il numero 3, che recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.” E poi l'articolo 34 per il quale "i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.”

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