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Stupro a Colle Oppio, parla la vittima: “Io presa a calci e pugni, poi non ricordo nulla”

Questo il racconto fornito al giudice dalla turista australiana violentata e rapinata nella notte tra il 2 e il 3 ottobre a Roma. Eduard Oprea, un romeno di 40 anni senza fissa dimora, è in carcere con l’accusa di stupro.
A cura di Enrico Tata
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"Ricordo che mi ha avvicinato nel locale e poi siamo usciti insieme. All'altezza del parco di Colle Oppio mi ha aggredito, mi ha colpito con un pugno violentissimo al volto e io ho perso i sensi. Non ricordo cosa sia accaduto dopo. Comunque eravamo soli io e lui". Questo il racconto fornito al giudice dalla turista australiana violentata e rapinata nella notte tra il 2 e il 3 ottobre a Roma. Eduard Oprea, un romeno di 40 anni senza fissa dimora, è in carcere con l'accusa di stupro. L'uomo ha ammesso di aver conosciuto la 49enne, fatto confermato anche dalle riprese di alcune telecamere di sicurezza, ma ha sempre negato di essere l'autore della violenza sessuale. A suo dire i responsabili sarebbero due arabi e per questo ha chiesto e ottenuto di essere sottoposto al test del dna. Come prova a suo sfavore ci sono 600 dollari australiani e un paio di orecchini appartenuti alla donna trovati in suo possesso. L'australiana ha riconosciuto come suoi i gioielli.

"Ero a Roma per qualche giorno di vacanza, ero in compagnia di un amico. Sono andata in un locale a due passi dalla stazione, ho bevuto due drink e ricordo di essere stata avvicinata da Oprea", ha detto la turista australiana sentita dal gip Giulia Proto nell'ambito dell'incidente probatorio. "Mi sono risvegliata dopo alcuni minuti avevo dolori in più parti del corpo. Non avevo più i soldi e i gioielli", ha raccontato ancora nel corso dell'udienza davanti al giudice. Nei prossimi giorni ripartirà per l'Australia.

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