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Streaming video calcio: 152 siti oscurati a Roma

Il giudice per le indagini preliminari Alessandra Boffi, del tribunale di Roma, ha disposto l’oscuramento di 152 siti web “pirata” che trasmettevano illegalmente in streaming partite, film e altri contenuti disponibili sulle tv a pagamento. Tra i domini oscurati o in corso di oscuramento “Rojadirecta.tv”, “socceryou.com”, “filmsenzalimiti.co” e “altadefinizione.video”. Streaming e download illegale causano danni di oltre 3 miliardi di euro all’anno.
A cura di Francesco Loiacono
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Colpo grosso della magistratura italiana contro i siti che trasmettono illegalmente in streaming le partite di calcio, i film e altri eventi sportivi. L'ultimo atto di una battaglia senza esclusione di colpi è stato compiuto dal tribunale di Roma. Un giudice della Capitale, Alessandra Boffi, ha infatti disposto l'oscuramento di 152 siti che ogni giorno consentivano agli utenti di Internet di assistere alle partite dei maggiori campionati di calcio, delle coppe europee e di vedere film, spesso anche quelli ancora in programmazione al cinema.

Tra i domini oscurati "Rojadirecta.tv"

Tra i domini oscurati – il provvedimento è in corso di attuazione, per cui molti risultano ancora raggiungibili al momento della redazione di questo articolo – ci sono "Rojadirecta.tv" – il cui amministratore è stato arrestato alcuni giorni fa in Spagna – "socceryou.com", "filmsenzalimiti.co" e "altadefinizione.video". I loro nomi sono molto noti tra quanti cercano di vedere senza pagare partite e altri servizi offerti invece a pagamento dalle pay tv. Un comportamento purtroppo molto diffuso e altrettanto dannoso: secondo alcune stime delle Fiamme gialle un italiano su 3 usufruisce di contenuti audiovisivi non originali, per un danno al settore di 500 milioni di euro. All'infuori dell'Italia invece lo streaming e il download illegali causano danni superiori ai 3 miliardi di euro annui, la metà ai settori cinematografico e musicale. I siti "pirata" sono un vero e proprio business illegale per chi li gestisce: i guadagni sono legati ai banner pubblicitari presenti nel corso delle trasmissioni, pubblicità su cui lo spettatore è obbligato a cliccare.

Il sequestro ordinato dalla magistratura capitolina ed eseguito dalla guardia di finanza è uno dei più grandi, ma solo l'ultimo di una lunga serie. Molto spesso, inoltre, i siti oscurati "rinascono" magicamente sfruttando nuovi domini. Il provvedimento odierno, motivato dal giudice con la violazione delle norme a tutela del diritto d'autore, è arrivato dopo che i titolari delle partite e degli altri contenuti trasmessi illegalmente avevano presentato denuncia, facendo aprire un fascicolo lo scorso 17 ottobre. L'elenco dei sequestri avvenuti in precedenza è lungo: il più importante il 25 gennaio 2015, quando una denuncia di Sky Italia aveva portato all'oscuramento di 124 siti web che addirittura, oltre allo streaming in diretta, offrivano i programmi "on demand", cioè a richiesta degli utenti, che potevano sceglierli da un palinsesto.

Adesso, dopo l'oscuramento dei siti, proseguono le indagini per identificare le persone coinvolte nell'attività illecita.

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