Stop al Parco archeologico del Colosseo: il tar del Lazio accoglie il ricorso del Campidoglio
Secondo il tar del Lazio il nuovo Parco archeologico del Colosseo non può essere istituito. I giudici, infatti, hanno accolto il ricorso del Comune di Roma contro il nuovo ente voluto dal ministro della Cultura, Dario Franceschini. Una seconda sentenza accolta riguarda il ricorso sullo stesso argomento presentato dal sindacato Uilpa-Bact. Si attendono le motivazioni delle sentenze.
In sostanza il Mibact avrebbe voluto che l'area del Colosseo venisse amministrata da un nuovo ente e non più dalla Sovrintendenza speciale. Il nuovo parco secondo il ministero, avrebbe compreso alcuni monumenti di proprietà statale, come il Colosseo, il Foro romano, il Palatino, la Domus aurea, ma anche alcuni di proprietà comunale, come i Fori Imperiali, il Circo Massimo e Colle Oppio. Secondo il Campidoglio sarebbe stato sottratto alla Soprintendenza speciale gran parte delle sue risorse, per lo più derivanti dagli ingressi dei turisti al Colosseo. “Come sindaca di Roma – aveva dichiarato il giorno della presentazione del ricorso la sindaca Virginia Raggi – non posso sorvolare sul fatto che lo Stato centrale voglia gestire in totale autonomia il territorio della città che, invece, è patrimonio dei suoi cittadini, e senza concertare con i suoi rappresentanti diretti. Roma è patrimonio del mondo; di chi vi abita; di chi ogni giorno viene qui per lavoro o studio; di chi viene per ammirare le sue bellezze. Non posso accettare l’idea che ci siano aree di serie A e aree di serie B nella mia città”.
Raggi: "E' una vittoria dei cittadini"
"Colosseo. Hanno vinto i cittadini, bene la decisione del Tar. E' stato sconfitto il tentativo Governo. Roma resta di tutti". Questo il commento della sindaca di Roma, Virginia Raggi, su Twitter.
