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Sigilli al castello delle nozze vip: per il Fisco il proprietario era nullatenente

Il famoso Castello di Tor Crescenza era intestato formalmente alla domestica e al giardiniere. Per questo la Guardia di Finanza di Roma ha sequestrato beni dal valore di milioni di euro al conte Fabrizio Sardagna Ferrari von Neuburg und Hohenstein, ex marito della principessa Sofia Borghese.
A cura di Ida Artiaco
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Castello di Tor Crescenza
Il Castello di Tor Crescenza (foto via LaPresse)

Per il Fisco italiano il suo reddito era al di sotto della soglia di povertà. Un nullatenente, in poche parole. Peccato, però, che la Guardia di Finanza di Roma abbia scoperto che si tratta del titolare di proprietà dal valore di milioni di euro intestate formalmente alla sua domestica e al suo giardiniere. Il protagonista di questa vicenda è il conte Fabrizio Sardagna Ferrari von Neuburg und Hohenstein, ex marito della principessa Sofia Borghese: le fiamme gialle hanno sequestrato beni e immobili a lui riconducibili, tra cui il famoso Castello di Tor Crescenza, scelto da numerosi vip, come Francesco Totti e Flavio Briatore, come location di feste e matrimoni. Non solo.

All'elenco bisogna aggiungere cinque ville nel parco di Veio, altre sette edificate abusivamente a ridosso del mare all'Argentario e persino un elicottero, con tanto di insegna nobiliare, nascosto in un apposito hangar sotterraneo. Insomma, un patrimonio degno di una casata reale. Senza contare il fatto che tutte queste strutture dal 2011 al 2014, locate per eventi, convegni e altri appuntamenti mondani, hanno fruttato al conte ben 12 milioni di euro, mai dichiarati all'Erario, oltre ai circa 300mila euro di imposta municipale unica dovuta e non versata alle casse Comunali.

Le attività investigative sono state avviate a seguito del monitoraggio dei grandi patrimoni connessi al settore ricettivo. Il che ha consentito di individuare, formalmente schermate dietro numerose società fittizie di diritto italiano ed estero (lussemburghesi e inglesi), intestate al personale di servizio, le ingenti disponibilità del conte, che per il Fisco risultava un nullatenente. Così la Procura di Roma ha chiesto e ottenuto dal gip, alla luce di queste indagini, e sulla base dei reati di omessa e infedele dichiarazione dei redditi, un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente delle disponibilità individuate, per un importo di circa 3 milioni di euro, pari alle imposte evase.

Il nome del conte di Sardegna è noto per essere legato a quello di Francesco Maria De Vito Piscicelli, l'imprenditore che è stato alla ribalta delle cronache per aver riso alla notizia del terremoto dell'Aquila nel 2009 in vista dei possibili affari che si sarebbero potuti fare con la ricostruzione. Piscicelli, diventato poi il compagno dell'ex moglie del conte, Sofia Borghese, è finito in un'inchiesta della procura di Grosseto, insieme allo stesso nobiluomo, per un contenzioso relativo alla proprietà della villa dell'Argentario Spini Bianchi.

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