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Siccità, il Papa decide di far chiudere le fontane di piazza San Pietro

Oggi vertice tra Acea e Regione Lazio per trovare una soluzione al fine di evitare il razionamento dell’acqua (che coinvolgerà 1,5 milioni di romani circa) con inizio previsto venerdì 28 luglio. Il Vaticano intanto ha deciso di ridurre gli sprechi idrici chiudendo le fontane.
A cura di Enrico Tata
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Foto d'archivio/Twitter
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Si fa quel che si può per combattere la siccità che sta colpendo Roma e provincia in queste settimane. E così il Governatorato del Vaticano ha deciso di contribuire al risparmio idrico chiudendo tutte le fontane che si trovano all'interno del Vaticano e all'esterno in piazza San Pietro. La scelta, riporta Radio Vaticana che ha diffuso la notizia, vuole essere in sintonia con gli insegnamenti di Papa Francesco che nell’Enciclica ‘Laudato si’ ricorda: “L’abitudine di sprecare e buttare via” ha raggiunto “livelli inauditi”, mentre “l’acqua potabile e pulita rappresenta una questione di primaria importanza, perché è indispensabile per la vita umana e per sostenere gli ecosistemi terrestri e acquatici”.

Oggi vertice tra Regione e Acea per evitare il razionamento dell'acqua

Oggi è previsto un vertice tra Acea e Regione Lazio in cui si cercherà di trovare una soluzione alternativa alla turnazione dell'acqua che potrebbe riguardare un milione e mezzo di romani. L'inizio del razionamento, sempre se non dovesse essere trovata una soluzione alternativa, è previsto per venerdì 26 luglio. Lo scontro e le polemiche tra Acea e Regione Lazio sono cominciate la scorsa settimana quando il presidente Nicola Zingaretti ha ordinato all'azienda di cessare i prelievi d'acqua dal lago di Bracciano, che contribuisce per l'8 per cento al fabbisogno idrico di Roma Capitale. Il lago, solo negli ultimi giorni, si è abbassato di circa dieci centimetri e la situazione, sostengono le istituzioni locali, è sempre più allarmante.

"Dire che bisogna bloccare l’acqua per otto ore a tutti i romani, o a gran parte di loro, credo sia una esagerazione. Io non ho mai fatto e non farò mai polemiche, soprattutto su temi così delicati, ma chiedo ad Acea, che è l’ente gestore, di formalizzare una proposta alternativa", aveva dichiarato ieri il governatore Zingaretti.

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