Sciopero dei vigili urbani il 12 febbraio: i sindacati si dividono
Il prossimo 12 febbraio i vigili urbani di Roma e di tutta Italia incroceranno le braccia. A chiamare l'astensione dal lavoro è stato il sindacato Ospol-Csa, una delle sigle più "dure", dopo la polemica, che sembra essere senza fine, seguita alle assenze dei caschi bianchi durante la notte di Capodanno. Ma non solo lo sciopero, l'Ospol ha chiamato anche i colleghi romani e di tutta italo a scendere in piazza con una manifestazione a Roma contro "l'infamante valanga di fango" gettata da Campidoglio e governo sulla Municipale. "Marino e il comandante Clemente chiedano scusa ai vigili" è l'invito rivolto al Colle Capitolino dal segretario dell'Ospol Stefano Lulli.
Cgil, Cisl e Uil: "Azione scorretta"
Ma non tutti sono convinti della mossa dell'Osol. Gli altri sindacati attaccano l'iniziativa solista che, dicono, rischia di "spaccare il fronte" dopo settimane di battaglie unitarie. "È un'iniziativa che non denota il massimo della correttezza verso gli altri sindacati", chiosa il segretario della Uil Fpl Roma-Lazio Francesco Croce che bolla la scelta del sindacato autonomo come "personalistica", "non condivisa" e "presa quasi di nascosto". "Una decisione sbagliata – rincara la dose anche Giancarlo Cosentino della Cisl – A Roma è stata condotta dai sindacati una vertenza unitaria – spiega – E ritengo si debba continuare così. Non possiamo svendere a livello nazionale una vertenza che è di Roma. La forza che hanno potuto imprimere Cgil, Cisl, Uil, Ospol e Dicap insieme è cosa ben diversa da quella che può esprimere una sola sigla sindacale che peraltro invita a scioperare anche su altre questioni".
Ma l'Ospol sembra non voler fare un passo indietro: "Siamo stufi, ne abbiamo abbastanza – tuona il presidente del sindacato autonomo Luigi Marucci – Per la prima volta scenderemo in piazza da soli per uno sciopero storico. Per la prima volta non ci saranno altre categorie al nostro fianco, sfileremo solo come Polizia Locale". E Marucci e i suoi non hanno paura di sparare i numeri dell'iniziativa: "Saremo in 60 mila nelle strade di Roma".
