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Scandalo assenteismo alla Asl di Subiaco, migliaia di ore contestate: 23 denunciati

A finire in manette sono sei medici, un ostetrico, quattro infermieri, una guardia giurata, quattro assistenti amministrativi, un assistente sociale, un dirigente medico un logopedista, un medico veterinario, tre operatori tecnici e un dipendente del Distretto di Tivoli.
A cura di Enrico Tata
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C'era chi timbrava e poi usciva a fare commissioni personali, chi si faceva timbrare il cartellino dai colleghi, chi addirittura durante le ore di assenteismo faceva un altro lavoro. I medici, in particolare, andavano a lavorare in uno studio privato. Lo scandalo è scoppiato alla Asl di Subiaco, dove sei persone sono ora agli arresti domiciliari e 23 denunciate. Secondo le ricostruzioni dei carabinieri le assenze del personale andavano dall'ora alle quattro ore al giorno. In pratica ai dipendenti sono contestate migliaia di ore di assenza. E ora dovranno rispondere di truffa aggravata ai danni dello stato. A finire in manette sono stati medici, infermieri e amministrativi in servizio presso la Asl, nonché un dipendente del comune di Subiaco. Nello specifico si tratta di sei medici, un ostetrico, quattro infermieri, una guardia giurata, quattro assistenti amministrativi, un assistente sociale, un dirigente medico un logopedista, un medico veterinario, tre operatori tecnici e un dipendente del Distretto di Tivoli.

“Fermo restando la presunzione di innocenza, ma considerata l'estrema gravità dei fatti accertati dalle Forze dell'Ordine, la Regione Lazio ha richiesto alla Direzione della Asl Roma G la sospensione del personale coinvolto nell'indagine condotta dalla Magistratura e l'avvio delle conseguenti procedure disciplinari”, ha comunicato in una nota la Regione Lazio e il presidente Nicola Zingaretti ha parlato di un “fatto di estrema gravità”. ”Nell'ultimo periodo, dopo lunghi anni di tagli e attese, stiamo investendo sulla sanità del Lazio, stiamo per uscire dal Commissariamento, apriamo le Case della salute in tutta la regione e per la prima volta dopo tanto tempo siamo tornati anche ad assumere nuovo personale. Stiamo cambiando il volto della sanità con l'impegno e l'aiuto di tutti gli operatori e non possiamo rischiare che i nostri sforzi siano depotenziati da gravissimi episodi di questo tipo. Bene quindi l'indagine della Magistratura che vedrà la Regione Lazio a fianco delle Forze dell'Ordine e degli inquirenti”. Così in una nota il presidente della Regione Lazio.

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