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Roma, Tor Sapienza sei mesi dopo: “Qua è peggio di prima”

“Da novembre scorso, dopo la visita del sindaco solo nel quadrante Morandi non è cambiato nulla, anzi tante cose sono peggiorate”, racconta il vicepresidente del comitato Tor Sapienza Roberto Torre.
A cura di Enrico Tata
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Tor Sapienza, sei mesi dopo gli assalti al centro d’accoglienza di via Morandi, i sit in dei cittadini, le visite del sindaco Marino e degli altri leader politici. Ci sono andati davvero tutti a Tor Sapienza nelle prime settimane, ma ora, a distanza di mesi, la situazione non è cambiata per niente. Anzi, è peggiorata dicono i cittadini che là vivono. Il quartiere ospita quattro centri per immigrati, due campi nomadi, una serie di piccoli campi abusivi, roghi tossici quasi tutti i giorni, occupazioni abusive nelle case che sono vuote. E poi, secondo i cittadini, sfratti sempre più spesso, spaccio e malavita

“Da novembre scorso, dopo la visita del sindaco solo nel quadrante Morandi non è cambiato nulla, anzi tante cose sono peggiorate. Il sindaco è andato a via Morandi in una casa privata e ha detto che aveva mangiato un ottimo panettone, noi lo invitiamo a mangiare le bruschette a via Salviati (sede del campo Rom), racconta all'Adnkronos il vicepresidente del comitato Tor Sapienza Roberto Torre. Il sindaco sarebbe stato invitato quattro volte dai cittadini, secondo Torre, ma non si sarebbe mai presentato.

“Tor Sapienza ha bisogno di un alleggerimento, non perché il quartiere sia razzista ma perché in un contenitore più di tot non entra e quando se ne mette di più succede di tutto», spiega Torre. Uno dei problemi più seri che abbiamo sono i roghi tossici che emettono diossina e che invadono non solo il nostro quartiere ma tutta l'area circostante. La sera c'è il coprifuoco, i cittadini hanno paura e con il calare della luce e la chiusura dei negozi non si esce più perché si incontrano ubriachi, gente con pochi scrupoli, ci sono stati scippi e zone completamente abbandonate a se stesse come la stazione ferroviaria Tor Sapienza che non viene né curata né sorvegliata ed è stata depredata di tutto”, racconta ancora Torre.

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