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Ardea, scoperti due finti nullatenenti: coppia di nomadi aveva beni per un milione di euro

La guardia di finanza di Roma ha sequestrato beni per oltre un milione di euro a una coppia di nomadi che, negli ultimi dieci anni, aveva dichiarato al Fisco appena 1.200 euro. Il sistema escogitato dalla coppia era semplice: la donna si procurava beni e denaro rubando, l’uomo investiva i proventi dei reati a suo nome, in quanto incensurato.
A cura di Francesco Loiacono
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Per il Fisco erano in pratica nullatenenti, dal momento che avevano dichiarato negli ultimi dieci anni appena 1.200 euro. Ma in realtà, una coppia di nomadi di Ardea, in provincia di Roma, aveva accumulato nel tempo beni per oltre un milione di euro. I finanzieri del Comando provinciale di Roma li hanno scoperti, sequestrando beni e disponibilità finanziarie su provvedimento emesso dal tribunale di Roma su richiesta della procura della Repubblica di Velletri.

Le indagini, condotte dalle Fiamme gialle di Pomezia, sono partite da alcune segnalazioni di operazioni sospette relative a ingenti movimentazioni finanziarie effettuate dall'uomo, che a una prima analisi risultava del tutto privo di capacità economiche. Gli accertamenti hanno invece consentito di portare alla luce un vero e proprio tesoretto nascosto, costituito da disponibilità finanziarie e dalla proprietà di case, terreni ed automezzi. I beni sono risultati il frutto dei reati  commessi nel tempo dalla compagna dell'uomo, con un rilevante curriculum criminale per furti e truffe.

Il sistema ideato dalla coppia era semplice: la donna portava a casa i soldi in maniera illecita e il compagno, incensurato, provvedeva a investirlo a suo nome, attraverso la sottoscrizione di polizze vita o forme di investimento alternative. Per cercare di dissimulare i flussi finanziari, l'uomo faceva anche transitare il denaro su diversi conti prima di concludere le operazioni di investimento. Le movimentazioni di denaro non sono sfuggite però alle maglie del sistema antiriciclaggio. I finanzieri hanno ricostruito il patrimonio illecitamente realizzato dalla coppia. Poi, una volta acclarata la completa sproporzione fra i redditi dichiarati dai due nomadi e le loro reali disponibilità, è scattato il sequestro. Tra i beni dei due c'erano polizze vita, conti correnti, titoli, case, terreni ad Ardea e in Sicilia e diversi automezzi, tra cui due camper.

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