Roma, movimenti in piazza per il “diritto alla città”. Migliaia in corteo
Manifestano contro il decreto Salva Roma, contro le privatizzazioni e per i beni comuni, contro lo Sblocca Italia del governo Renzi, contro gli sgomberi, contro “le derive fasciste e xenofobe”. Perché Roma è una città “sempre più immobile e sofferente. I quartieri sono abbandonati a loro stessi, il trasporto pubblico è al collasso, politiche sociali e di welfare sempre più povere e inadeguate che tirano avanti di mese in mese, l'emergenza abitativa, a cominciare dagli sfratti, che peggiora di giorno in giorno, politiche culturali inesistenti, la separazione sempre più accentuata tra centro e periferie”. Con questi slogan, oggi sono scesi in piazza i Movimenti il diritto alla città. Il corteo è partito alle 16 e 30 da piazza Vittorio Emanuele e arriverà a piazza dei Sanniti, a San Lorenzo. “Questa città di chi pensi che sia?”, recita lo striscione in testa alla manifestazione.
La situazione, per ora, è tranquilla e per le vie della Capitale stanno manifestando migliaia di cittadini che chiedono il “diritto alla città”. Uno slogan, che secondo i promotori del corteo, non è astratto. Ma vuol dire “decidere dei territori dove viviamo, praticare direttamente la democrazia quartiere per quartiere, rivendicare il diritto a scegliere come vengono spese le risorse, difendere e moltiplicare gli spazi liberati. Vuol dire resistere agli appetiti rapaci di palazzinari e speculatori, resistere a chi genera profitto sulle nostre vite e alle mafie che fanno affari nella crisi.Vuol dire non lasciare spazio a chi soffia sul fuoco per aizzare la guerra fraticida tra soggetti che subiscono processi di precarizzazione e impoverimento generalizzato. Diritto alla città vuol dire capire che il vero degrado è la precarietà esistenziale e di vita a cui vogliono sottometterci".