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Roma, movimenti in piazza per il “diritto alla città”. Migliaia in corteo

La manifestazione partita alle 15.30 da piazza Vittorio terminerà in piazza dei Sanniti. “La città di chi pensi che sia?”, recita il grande striscione in testa al corteo.
A cura di Enrico Tata
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Manifestano contro il decreto Salva Roma, contro le privatizzazioni e per i beni comuni, contro lo Sblocca Italia del governo Renzi, contro gli sgomberi, contro “le derive fasciste e xenofobe”. Perché Roma è una città “sempre più immobile e sofferente. I quartieri sono abbandonati a loro stessi, il trasporto pubblico è al collasso, politiche sociali e di welfare sempre più povere e inadeguate che tirano avanti di mese in mese, l'emergenza abitativa, a cominciare dagli sfratti, che peggiora di giorno in giorno, politiche culturali inesistenti, la separazione sempre più accentuata tra centro e periferie”. Con questi slogan, oggi sono scesi in piazza i Movimenti il diritto alla città. Il corteo è partito alle 16 e 30 da piazza Vittorio Emanuele e arriverà a piazza dei Sanniti, a San Lorenzo. “Questa città di chi pensi che sia?”, recita lo striscione in testa alla manifestazione.

La situazione, per ora, è tranquilla e per le vie della Capitale stanno manifestando migliaia di cittadini che chiedono il “diritto alla città”. Uno slogan, che secondo i promotori del corteo, non è astratto. Ma vuol dire “decidere dei territori dove viviamo, praticare direttamente la democrazia quartiere per quartiere, rivendicare il diritto a scegliere come vengono spese le risorse, difendere e moltiplicare gli spazi liberati. Vuol dire resistere agli appetiti rapaci di palazzinari e speculatori, resistere a chi genera profitto sulle nostre vite e alle mafie che fanno affari nella crisi.Vuol dire non lasciare spazio a chi soffia sul fuoco per aizzare la guerra fraticida tra soggetti che subiscono processi di precarizzazione e impoverimento generalizzato. Diritto alla città vuol dire capire che il vero degrado è la precarietà esistenziale e di vita a cui vogliono sottometterci".

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