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Roma, luogotenente perde al gioco centinaia di migliaia di euro sottratti all’Esercito

Un luogotenente dell’Esercito in servizio presso la cassa di previdenze delle Forze Armate avrebbe sottratto centinaia di migliaia di euro in dieci anni dilapidandoli al gioco d’azzardo. Ora il tribunale lo ha condannato a un risarcimento di 461 mila euro.
A cura di Va.Re.
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Il gioco d'azzardo, quando diventa una malattia, crea una dipendenza simile a quella data dalle sostanze stupefacenti. Si chiama ‘ludopatia' e nel nostro paese è una piaga sempre più diffusa. Gratta e vinci, scommesse su partite di ogni sport, slot machine, lotto e così via, qualsiasi cosa va bene pur di provare l'ebbrezza del rischio, della vincita o della sconfitta. Vittima della febbre del gioco, anche un luogotenente in stanza presso la cassa di previdenza delle Forze Armate di Roma.

L'ufficiale, dopo aver dilapidato l'intero patrimonio personale, giorno dopo giorno, giocando alle così dette ‘macchinette', ha cominciato a sottrarre denaro dalle casse dell'istituto previdenziale dell'Esercito. Una storia andata avanti per addirittura dieci anni: grazie alla sua posizione l'uomo falsificava pratiche e numeri, riuscendo a sottrarre centinaia di migliaia di euro. Scoperto, il luogotenente è stato ovviamente denunciato e trascinato in tribunale dalle Forze Armate, condannato ora a pagare un risarcimento da record: l'uomo, secondo quanto riportato oggi da il Messaggero, dovrà restituire 461mila 398 euro.

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