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Roma, l’assessore Paolo Berdini detta le condizioni per rimanere: “Marra deve andare via”

Paolo Berdini è il più critico tra gli assessori di Virginia Raggi e detta le condizioni per non dire anche lui addio, chiedendo le dimissioni di Raffaele Marra dallo staff di Virginia Raggi, chiedendo che venga messo “in condizione di non nuocere”. Sulle dimissioni di Minenna e Raineri insiste: “La classe dirigente non s’improvvisa”
A cura di Valerio Renzi
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Paolo Berdini in Campidoglio
Paolo Berdini in Campidoglio

Non ha peli sulla lingua Paolo Berdini, l'assessore all'Urbanistica della giunta di Virginia Raggi. Uomo di sinistra e considerato tra i duri e puri, è intervenuto questa mattina su Radio Anch'io non lasciando spazio ad ambiguità rispetto alla crisi che ha scosso il Campidoglio. Ha un obiettivo chiaro Paolo Berdini quando chiede discontinuità con l'inizio dell'avventura del Movimento 5 stelle al governo di Roma: Raffaele Marra, vicinissimo a Virginia Raggi e già consigliere di Alemanno e Polverini, se ne deve andare. "Se è vero quello che dicono le oche del Campidoglio cioè che è stato l'ispiratore di questa lettera scellerata all'Anca – scandisce Berdini – deve fare un passo indietro". E poi rincara la dose: Marra deve trovarsi "in condizione di non nuocere".

"Ci sono molti modi per comporre anche dissensi di merito, perchè questa è la vita democratica all'interno di compagini politiche e amministrative complesse come Roma, però vanno affrontate con gli strumenti giusti – ha aggiunto Berdini – non è possibile che qualcuno pensi che ci siano delle scorciatoie mandando lettere all'Anac di Cantone. Se questa persona ha fatto queste scorciatoie penso che Raggi abbia il dovere di richiamare all'ordine questa persona e magari di trasferirla ad altre più modeste mansioni".

"La classe dirigente non s'improvvisa"

Al momento Berdini sembra poi l'unico a soffrire le dimissioni di Raineri e Minenna: "La classe dirigente non s'improvvisa. In Campidoglio sta succedendo una tempesta perfetta. È una situazione molto delicata da cui ci vorrà molta determinazione e soprattutto molta onestà intellettuale per uscire. Una classe dirigente non si improvvisa. Il problema fondamentale è che una parte fondamentale di una classe dirigente aveva dato il suo assenso a lavorare con la giunta Raggi, mi riferisco ovviamente alla Raineri e Minenna, e sono stati costretti alle dimissioni. Quindi c'è qualcosa da ricucire, da ripensare profondamente".

 Berdini vicino alle dimissioni?

Dato più volte sul punto di dire addio negli scorsi giorni, Berdini è sicuramente tra gli assessori più insofferenti di quelli chiamati dal Movimento 5 stelle per governare la capitale. Lui rassicura che non è ancora arrivato il momento di salutare, ma detta le condizioni per non fare cadere una nuova tegola sulla rivoluzione pentastellata.

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