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Roma, chiuse le indagini per falso e abuso di ufficio: Virginia Raggi verso il processo

La Procura di Roma ha chiuso le indagini sulla sindaca di Roma Virginia Raggi, indagata per falso e abuso d’ufficio per la nomina di Renato Marra, fratello di Raffaele, a capo della sezione Turismo del Campidoglio e per la nomina di Salvatore Romeo a capo della segreteria politica.
A cura di Enrico Tata
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La Procura di Roma ha chiuso le indagini su Virginia Raggi. La sindaca di Roma è indagata per falso e abuso d'ufficio per la nomina del fratello di Raffaele Marra, Renato, a capo della sezione Turismo del Campidoglio e per la nomina di Salvatore Romeo a capo della segreteria politica. Ora gli inquirenti potrebbero chiedere il rinvio a giudizio per la prima cittadina. I pm avrebbero chiesto l'archiviazione per l'ipotesi di abuso di ufficio, reato contestato invece a Raffaele Marra, che si è occupato personalmente della nomina del fratello. La sindaca rischia invece di finire a processo per falso.

A mettere nei guai la prima cittadina potrebbero essere le conversazioni via sms, Telegram e Whatsapp, acquisite nell'indagine che ha portato all'arresto per corruzione di Raffaele Marra e dell'imprenditore Sergio Scarpellini. "Potevi dirlo prima questa cosa dello stipendio, mi mette in difficoltà, me lo dovevi dire”, scriveva Raggi a Marra.

Per quanto riguarda invece la nomina di Carla Raineri a capo di gabinetto (incarico che ha poi la stessa Raineri ha lasciato presentando le dimissioni) i pm hanno chiesto l'archiviazione. Per i magistrati, in linea con la posizione della Corte dei Conti, è insussistente l'elemento soggettivo del reato (cioè il dolo intenzionale). L'indagine scattò dopo l’esposto presentato il 2 settembre 2016 da Fratelli d’Italia, che chiedeva chiarimenti in relazione alla nomina e al compenso della Raineri pari a 193mila euro l’anno. I pm di piazzale Clodio hanno inoltre chiesto l'archiviazione del fascicolo relativo alla presunta attività di dossieraggio nei confronti di Marcello De Vito e quella in merito all'accusa di abuso di ufficio nei confronti dell'ex assessore all'ambiente Paola Muraro in merito all'accusa di abuso d'ufficio. Qualche giorno fa Virginia Raggi aveva smentito le sue possibili dimissioni in caso di rinvio a giudizio. "In questo momento stiamo parlando di una cosa che non è attuale, comunque direi di no", aveva dichiarato la sindaca ai cronisti.

Raggi: "L'amministrazione continua anche in caso di rinvio a giudizio"

La sindaca di Roma ha ribadito al sua volontà di continuare con l'amministrazione della città in caso di rinvio a giudizio durante il suo intervento di questa sera alla trasmissione televisiva di Rai Tre Cartabianca. A diretta domanda di Bianca Berlinguer e di Tommaso Labate, Virginia Raggi ha risposto: "Un mio eventuale rinvio a giudizio non metterà in discussione l'amministrazione della città". La sindaca della Capitale ha poi affrontato anche il problema degli 8mila chilometri di strade disastrate di Roma e, soprattutto, quello dei rifiuti: "Siamo consapevoli della criticità del problema, soprattutto in alcune zone della città, come Roma Est – ha detto la Raggi – Ma faremo di tutto affinché i rifiuti scompaiano nel più breve tempo possibile".

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