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Roma, addio al partigiano Claudio Cianca, protagonista della Resistenza

Si è spento a Roma poco prima di compiere 102 anni. Nel ’33 fu arrestato per una bomba rudimentale fatta esplodere a San Pietro. Poi una lunga carriera da parlamentare con il Pci, da consigliere comunale a Roma e come sindacalista della Cgil. I funerali martedì nella chiesa Valdese di Roma in via Marianna Dionigi.
A cura di Francesco Loiacono
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È morto a Roma, alle soglie dei 102 anni, Claudio Cianca, grande protagonista della Resistenza e della vita politica e sindacale italiana del secondo Dopoguerra. Cianca era nato a Roma il 4 settembre del 1913. Da sempre attivo antifascista, era stato condannato a 17 anni di carcere per aver fatto esplodere una bomba ad orologeria, progettata per non far danni, nella Basilica di San Pietro, il 25 giugno del 1933. Un atto dimostrativo contro la politica del Vaticano, accusato di favorire il fascismo, compiuto insieme al padre Renato e a Leonardo Bucciglioni.

Dopo dieci anni di carcere Cianca, liberato per via della caduta del fascismo, fu grande protagonista della Resistenza nel Lazio, dirigendo formazioni partigiane prima di Giustizia e libertà e poi garibaldine. Fu nel corso della guerra che aderì al Partito comunista, per il quale fu eletto deputato nel 1953 e rimase in Parlamento fino al 1973. Grande anche il suo impegno per Roma: fu per molti anni consigliere comunale con Giuseppe Di Vittorio e Oreste Lizzadri.

Membro della presidenza dell'Anppia, l'Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti, legò il suo nome alla Cgil, di cui guidò il sindacato dei lavoratori edili e la prima Camera del lavoro dal 1949. Dal '66 al '69 fu infine segretario generale della Fillea.

Marino: "Antifascista e democratico, esempio per tutti noi"

Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha espresso così il suo cordoglio: "Con la morte di Claudio Cianca scompare un altro protagonista della storia italiana del Novecento e di questa città a cui si è dedicato con impegno e amore. Un uomo che ha creduto, insegnato e combattuto per gli ideali antifascisti e democratici, sia durante la guerra che negli anni intensi della sua attività politica, nella Cgil, nel Pci e nell’Anppia. La sua passione è stata un esempio per tante generazioni e oggi il nostro dovere è non disperdere la ricchezza e gli ideali che Claudio Cianca ha saputo trasmetterci".

I funerali martedì

I funerali si terranno martedì 24 febbraio alle 11 presso la chiesa Valdese di Roma, in via Marianna Dionigi. Alle esequie parteciperanno l'ex sindaco della Capitale Walter Veltroni e il segretario generale della Fillea Cgil Walter Schiavella. Proprio dal sindacato è arrivato il ricordo commosso del segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio, Claudio Di Berardino: "Una colonna portante della Cgil, uno dei suoi dirigenti più popolari e amati. Apprendere della sua scomparsa è stato un vero dolore. Claudio Cianca, e lo dico senza retorica, rimarrà per sempre nei nostri cuori e nel cuore della Cgil".

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