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Roma 2024, in Campidoglio gli atleti paraolompici. Raggi prende tempo sulla candidatura

Ospite della festa de il Fatto Quotidiano Virginia Raggi ha ribadito tutte le ragioni del no alla candidatura di Roma ai giochi olimpici del 2024, ma ha continuato a prendere tempo: “Sono rimasta con Giovanni Malagò (il numero uno del Coni ndr) che ci saremmo sentiti dopo l’estate. L’estate non è ancora finita”. Il governo pensa a un piano b.
A cura di Valerio Renzi
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Virginia Raggi riceve la delegazione degli atleti paralimpici in partenza per Rio
Virginia Raggi riceve la delegazione degli atleti paralimpici in partenza per Rio

Ieri pomeriggio, ospite sul palco della festa de il Fatto Quotidiano alla Città dell'Altra Economia di Testaccio, la sindaca Virginia Raggi non ha potuto fare a meno di rispondere alle domande sul futuro della candidatura di Roma ai giochi olimpici del 2024. Il tempo stringe, la prossima scadenza a cui Roma è attesa dal Cio è il prossimo 6 ottobre, quando il Governo e il Coni dovranno presentare nuova documentazione, tra cui il via libera del comune di Roma. Ma il Campidoglio e il Movimento 5 stelle sembrano non vogliano fare neanche un passo indietro: in discussione al momento non ci sarebbe il "se" ma solo il "come" e il "quando" ufficializzare il no.

Intanto oggi in Campidoglio sono arrivati gli atleti parolimpici accompagnati da Luca Pancalli, pronti a partire per Rio. Durante la cerimonia la sindaca ha ricevuto in omaggio una maglietta del team olimpico. "Abbiamo voluto fortemente una delega all'accessibilità – ha dichiarato la sindaca – perchè l'accessibilità non riguarda solo i disabili. Va intesa a 360 gradi. Superare un ostacolo è un problema anche per chi spinge una carrozzina o trasporta una valigia. Obiettivo dell'amministrazione è aprire una strada per tutti: Roma deve diventare una città per tutti". "È una grande emozione avervi qui – ha commenta il vicesindaco Daniele Frongia – L'Assemblea capitolina, che rappresenta tutti i romani, vi fa gli auguri della città. L'augurio più caloroso arriva da loro, i cittadini, e da tutta Roma che è al vostro fianco".

Silenzio però sulla questione della candidatura. Virginia Raggi dal palco del Foro Boario è tornata a prendere tempo, ribadendo quanto detto nelle scorse settimane: "Sono rimasta con Giovanni Malagò (il numero uno del Coni ndr) che ci saremmo sentiti dopo l’estate. L’estate non è ancora finita. Ci sentiremo". Ma il pressing si fa sempre più insistente: dal Cio arrivano segnali incoraggianti per la candidatura italiana. Roma era partita come outsider ma le quotazioni della capitale come futura sede dei giochi olimpici stanno salendo. Così si cercano soluzioni alternative a Roma: dopo Expo c'è chi pensa a Milano come sede principale, mentre si fa strada l'idea di un'adozione "diffusa" della candidatura in maniera da bypassare il Campidoglio. Tutte ipotesi però che indebolirebbero la candidatura, motivo per cui a Palazzo Chigi propendono per giocare la carta della forzatura facendo assumere al Governo la responsabilità di dire "sì" a nome di Roma.

Raggi ribadisce quali sono le sue priorità:"A Roma ci sono moltissimi impianti sportivi, circa 150, in condizioni disastrose. Nelle scuole lo sport si pratica un’ora a settimana". E poi insiste sulla principale ragione del gran rifiuto: le Olimpiadi sono maxi eventi che lasciano spazio a grandi speculazioni, costano molto alle casse pubbliche, una spesa che non corrisponde ad altrettanti introiti e benefici, lasciando un debito che sarebbe insostenibile per la città, già alle prese con le ristrettezze di bilancio Ovviamente il Comitato Roma 2024 sostiene ardentemente il contrario.

Malagò ha teso la mano a Virginia Raggi, tramite gli incontri con il vicesindaco Daniele Frongia, dando la disponibilità a rivedere i progetti dei nuovi impianti e per la cittadina olimpica di Tor Vergata, promettendo di puntare sulla valorizzazione dell'esistente. D'altra parte la posizione ufficiale del Movimento 5 stelle è sempre stata che il problema non fossero le olimpiadi in se, ma le olimpiadi come. Ma lo spiraglio di trattativa sembra essersi già chiuso.

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