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Roma 2024, il no è ufficiale: approvata la mozione del Movimento 5 Stelle

Dopo il gran rifiuto pronunciato la scorsa settimana dalla sindaca Virginia Raggi, oggi il “no” alla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024 dovrà essere votato all’Assemblea capitolina. Non è atteso nessuna sorpresa in consiglio comunale, ma le opposizioni annunciano battaglia.
A cura di Valerio Renzi
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Aggiornamento ore 16: Il risultato è ufficiale. Il Consiglio comunale ha approvato la mozione del Movimento 5 Stelle per il ritiro della candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024. Votanti 42, favorevoli in 30, contrari 12. Applausi scroscianti dai banchi della maggioranza.

Renzi: "Persi migliaia di posti di lavoro"

"Oggi è arrivato il No definitivo alle Olimpiadi. È legittimo ma certo si fa una figuraccia a livello internazionale perché era una decisione presa. Ma quello che è sconvolgente non è la decisione, discutibile, bensì dire che non si fanno perché c'è il malaffare. Ma un politico serio ferma i ladri, non le opere pubbliche. Migliaia di posti di lavoro vanno persi sull'altare della rassegnazione", è la reazione del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, all'approvazione della mozione del Movimento 5 Stelle, che certifica la rinuncia di Roma alla candidatura olimpica.

Il No a Roma 2024: la cronaca della giornata

È arrivato il momento della verità. Dopo il "no" pronunciato la scorsa settimana da Virginia Raggi, la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024 passerà oggi al voto dell'Assemblea capitolina. Un voto indispensabile per tornare indietro rispetto alla delibera approvata quando in Campidoglio sedeva Ignazio Marino. Il prossimo 6 ottobre l'Italia ha appuntamento davanti al Cio per la fase della candidatura, e farlo con il "no" della città ospitante vorrebbe dire lo stop all'avventura olimpica. L'Assemblea capitolina, iniziata intorno alle 10.00, è presieduta dal presidente Marcello De Vito e trasmessa come di consueto in streaming. La sindaca Raggi non si presenta in aula, nonostante fosse prevista la sua partecipazione, in aula c'è invece il vicesindaco Daniele Frongia che interverrà al termine del dibattito.

Intanto Governo, Coni e Comitato promotore continuano a lavorare nella speranza che all'ultimo secondo i giochi si riaprano. Oggi in aula presente anche Daniela Bianchedi a rappresentare il lavoro svolto dal Comitato, una presenza che ha dato non pochi mal di pancia all'interno della maggioranza pentastellata che ha votato compatta per non far prendere la parola all'ex campionessa olimpica durante i lavori. Proteste delle opposizioni che chiedono possa intervenire.

Bianchedi replica con una conferenza stampa improvvisata: "Oggi pensavo di poter parlare davanti al Consiglio comunale per dare le informazioni corrette per questa candidatura perché ne abbiamo lette di tutti i colori". "In aula avrei voluto far conoscere il dossier – prosegue Biachedi – a persone che non lo hanno letto. Oggi a loro viene chiesto di votare un dossier di candidatura che oggettivamente non hanno letto. Né nella conferenza stampa del sindaco, né durante l'audizione al senato si è fatto alcun cenno a dossier di candidatura".

Dibattito acceso tra maggioranza e opposizione, che poi decidono di comune accordo di prolungare ad oltranza la seduta straordinaria, trovandosi giusto su questo d'accordo. Qualche momento di tensione quando i consiglieri di di Fdi Fabrizio Ghera, Maurizio Politi, Andrea De Priamo, Francesco Figliomeni, e Rachele Mussolini della Lista civica ‘Con Giorgia', hanno lasciato i loro posti per srotolare due striscioni con su scritto"Chi ruba va in galera, chi ha paura a casa" e "Prima Grillini, adesso coniglietto", sventolando alcune carote.

Duro l'intervento dell'ex candidato sindaco del Pd Roberto Giachetti: "M5s umilia lo sport". "I rappresentanti del Coni, per la seconda volta, vengono umiliati da questa maggioranza. Non gli avete dato nemmeno la dignità di parlare per 5 minuti per spiegare il loro punto di vista. Chi impedisce agli altri di parlare é debole nelle proprie convinzioni". Mentre il capogruppo del M5s Paolo Ferrara rilancia la proposta della sindaca, chiedendo che il Governo destini in ogni caso le risorse che avrebbe stanziato per le Olimpiadi a favore della capitale: "Non strumentalizziamo e non diciamo che i soldi non ci sono più, perché una parte importante di quei soldi è ancora a disposizione e può essere usata, se c'è buon senso anche da parte del Governo".

Dopo il diktat di Beppe Grillo e le parole nettissime presentate dalla sindaca, una marcia indietro sembra però impossibile. A maggior ragione che le voci più favorevoli ai giochi si trovano nella giunta e tra la cerchia dei consiglieri di Raggi, e non certo tra gli eletti in consiglio comunale. Dal voto in aula non è attesa nessuna dunque sorpresa. Quel che certo è che le opposizioni (tutte tranne il consigliere di Si Stefano Fassina), sono pronte a dare battaglie facendo pagare il prezzo più alto politico più alto possibile alla sindaca.

Ieri intanto la Regione Lazio ha approvato un ordine del giorno bipartisan di sostegno alla candidatura di Roma 2024. A votare contro solo i consiglieri del Movimento 5 stelle. La mozione arriva dopo la lettera dei sindaci degli altri capoluoghi del Lazio che chiedevano alla sindaca di non rinunciare ai giochi, o in alternativa di trasformare le Olimpiadi in un evento nazionale gestito direttamente dal Governo.

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