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Rifuti, faccia a faccia Raggi Zingaretti: “Il comune indichi sito per una nuova discarica”

O il comune di Roma indica il sito per una nuova discarica, o il continuo trasferimento di rifiuti all’estero (3000 tonnellate a settimana) costerà alla Regione Lazio multe fino a 40 milioni di euro l’anno. Duro faccia a faccia ieri tra Raggi e Zingaretti, ma il M5s di una nuova discarica non ne vuole sentire parlare.
A cura di Valerio Renzi
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Faccia a faccia ieri pomeriggio in Campidoglio tra il governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti e la sindaca di Roma Virginia Raggi. Oggetto dell'incontro, chiesto con urgenza da Zingaretti, il ciclo dei rifiuti a Roma e nel Lazio: senza le necessarie indicazioni da parte di Roma Capitale la Regione non può infatti approvare il piano rifiuti, rischiando così di incorrere in una salata procedura d'infrazione da parte dell'Unione Europea per la l'immondizia dei romani trasferita all'estera, al momento 3000 tonnellate alla settimana.

Una discarica di servizio dunque dopo la chiusura di Malagrotta, perché l'invio di rifiuti all'estero può essere una misura da prendere in un momento di emergenza ma non la norma. Una richiesta che la Regione Lazio ribadirà in una lettera ufficiale. Presente all'incontro anche l'assessore all'Ambiente Pinuccia Montanari, succeduta alla dimissionaria Paola Muraro, che ha ribadito l'intenzione del M5s di ristrutturare radicalmente il ciclo dei rifiuti della capitale, a partire dalla differenziata, ma di nuove discariche sul territorio della provincia non ne vuole sentire parlare.

Così lo scontro tra Regione Lazio e Roma Capitale sembra inevitabile, e sarà destinato ad inasprirsi nei prossimi giorni, dopo che la richiesta ufficiale della Pisana raggiungerà il Campidoglio che dovrà dare una risposta definitiva. Le posizioni al momento appaiono inconciliabili: da una parte la Regione Lazio che chiede di smettere di inviare rifiuti all'estero così da non pagare multe salate (fino a 40 milioni l'anno), e "perché – come spiega l'assessore Buschini – anche con i migliori livelli di differenziata e nei sistemi meglio organizzati c’è sempre una frazione non riutilizzabile o riciclabile, che ha bisogno di un luogo sicuro: un impianto in cui depositare questa ultima frazione, dopo aver superato tutti i processi di lavorazione"; dall'altra Raggi e il Movimento 5 stelle che di discariche non ne vogliono, e puntano tutto sulla riorganizzazione del ciclo dei rifiuti.

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