Rapisce il figlio di due mesi, il papà resta in carcere: “Il bimbo picchiato più volte”
Gianluca C., il papà di 24 anni che ha rapito a Monterotondo il figlio di appena due mesi e mezzo, resterà in carcere. Il giudice ha convalidato il fermo. "Volevo solo stare con mio figlio, non gli ho fatto nulla di male", ha detto il ragazzo agli agenti, ma ancora non ha spiegato in modo plausibile in che modo e quando il bimbo avrebbe riportato la frattura cranica per la quale è ancora ricoverato in terapia intensiva al policlinico Gemelli di Roma. Non convince, infatti, la spiegazione resa agli inquirenti, riportata oggi dal Messaggero: "Sono salito col piccolo su un bus a Roma. Ma nonostante tutte le accortezze, il mezzo a causa di una buca è sobbalzato e il mio bimbo ha battuto la testa contro la portiera. Credevo che non fosse nulla di grave, però".Per il giovane padre l'accusa, oltre che di sottrazione di minore, è di lesioni gravissime. I due sono stati ritrovati dalle forze dell'ordine all'interno del centro commerciale Porte di Roma dopo una notte, secondo il racconto del genitore, passata in una baracca vicina.
Non solo. Secondo quanto stabilito dal medico legale del Gemelli, le percosse che avrebbero provocato la frattura sarebbero solo l'ultimo episodio di maltrattamenti subito dal piccolo. Sul suo corpo, infatti, il perito ha riscontrato graffi, unghiate e lesioni interne agli occhi, che sarebbero frutto di violenze avvenute almeno quindici giorni prima del presunto rapimento. Per ora il papà resta l'indiziato numero uno. "Un individuo dall'inesistente inserimento sociale incline al reato contro il patrimonio e ad atti di intimidazione e violenza", lo ha descritto il gip nell'ordinanza di convalida del fermo.
