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Rapina all’ufficio postale di Marigliano: arrestato a Roma il 48enne che era riuscito a fuggire

Arrestato a Roma l’ultimo dei quattro rapinatori che alcuni giorni fa avevano assaltato un ufficio postale di Marigliano, vicino Napoli. L’uomo, un 48enne pregiudicato, viveva da tempo a Tor Bella Monaca: a tradirlo il portafogli che aveva perso durante la fuga. Arrestato anche un 34enne romano che si trovava con lui: i carabinieri hanno sequestrato in alcuni locali in uso ai due un arsenale e vario materiale per compiere rapine.
A cura di Francesco Loiacono
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È stato arrestato a Tor Bella Monaca, alla periferia di Roma, l'ultimo dei malviventi che alcuni giorni fa avevano rapinato un ufficio postale di Marigliano, in provincia di Napoli. Si tratta di un pregiudicato 48enne di origini campane, fermato dai carabinieri della compagnia di Frascati con l'accusa di concorso in rapina a mano armata. Nel corso della rapina, compiuta da una banda di quattro banditi, tre degli autori erano stati arrestati in flagranza mentre il quarto, il 48enne era riuscito a fuggire. Nella fuga aveva però perso il portafogli con i propri documenti all’interno dell'ufficio postale.

Arrestato anche un 34enne romano incensurato

In breve, così, i carabinieri sono risaliti all’identità del fuggitivo che è stato fermato, in possesso di un documento falso, mentre si trovava insieme alla propria compagna, nella zona di Tor Bella Monaca, dove si era stabilito da tempo. Assieme al 48enne i carabinieri hanno arrestato anche un 34enne romano incensurato che è stato trovato all'interno di uno dei locali e delle cantine in uso al pregiudicato. Le stanze custodivano un vero e proprio arsenale, oltre a diversi oggetti per compiere rapine e altri reati. Per il 34enne l'accusa è di detenzione abusiva di armi clandestine e munizionamento e ricettazione: accusa che per il 48enne si aggiunge a quella di rapina.

L'arsenale sequestrato

I carabinieri hanno sequestrato diverse pistole con la matricola abrasa, un silenziatore di fabbricazione artigianale, numerose munizioni e degli apparecchi elettrici simili a ricetrasmittenti muniti di fili e innesco elettrico e alimentate a pile, accompagnate da un panetto di sostanza malleabile del tipo “stucco” con detonatore: verosimilmente dovevano simulare un esplosivo al plastico. Trovati e sequestrati anche: uno scanner per captazioni abusive di trasmissioni radio, uniformi e pettorine in uso a varie forze di polizia, n maglione recante, su entrambi gli omerali, lo stemma di una società di vigilanza e vari passamontagna e scaldacolli.

I due arrestati sono stati portati entrambi in carcere: le indagini dei carabinieri proseguono per verificare il coinvolgimento dei due in altre rapine e per chiarire la provenienza delle armi sequestrate.

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