21 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Ragazza madre senza soldi vende playstation su internet. Ma è una truffa organizzata

Nel ricostruire la vicenda, è emersa l’esistenza di una vera e propria organizzazione formata dalla donna e da altre tre persone, due uomini ed una donna, tutti con numerosi precedenti di Polizia.
A cura di Enrico Tata
21 CONDIVISIONI
Immagine

Per toccare gli animi dei possibili compratori, sull’annuncio su di vendita pubblicato su un sito di ecommerce, diceva di essere una ragazza madre povera e che per questo, pur di sopravvivere, era costretta a vendere la Play Station dei figli. Alla truffa abbocca una ragazza di 22 anni di Villanova di Guidonia che vede l’annuncio apparso su un portale di compravendita online e lo giudica vantaggioso. Tra la truffatrice e la vittima c’è uno scambio di mail con tanto di foto della consolle in vendita. Al momento del pagamento, la donna ha chiesto che la somma fosse accreditata su carta ricaricabile, cosa che la 22enne ha immediatamente fatto con una ricarica da 220 euro. Subito dopo la venditrice è scomparsa e ha tolto l’annuncio sul sito. La ragazza ha sporto denuncia al Commissariato di Tivoli e sono cominciate le indagini degli investigatori che hanno portato all’identificazione della truffatrice, una 41enne pugliese, che è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria. Le indagini, però, non si sono fermate.

Dopo aver capito che la 41enne era stata già recentemente denunciata per un episodio analogo, gli agenti hanno approfondito gli accertamenti sulla ricaricabile utilizzata, venendo a conoscenza che dalla data della sua attivazione, avvenuta nei primi giorni di maggio, erano  state effettuate sulla stessa numerose ricariche. Nel ricostruire la vicenda, è emersa l’esistenza di una vera e propria organizzazione formata dalla donna e da altre tre persone, due uomini ed una donna, tutti con  numerosi precedenti di Polizia.

L’inserzionista, una volta riuscita a farsi accreditare la somma richiesta, divideva l’importo con i tre complici, che sono risultati essere i veri organizzatori della truffa. Nelle abitazioni dei tre complici sono stati trovati dispositivi informatici utilizzati per realizzare le truffe e numerose carte ricaricabili. I quattro, pertanto, sono stati denunciati in stato di libertà per associazione a delinquere finalizzata alla realizzazione di truffe on-line.

21 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views