Prostituzione, la lettera di Marino: “La legge va cambiata al più presto”
“La prostituzione di strada rappresenta per moltissime famiglie un’emergenza che richiede soluzioni non più rinviabili”. Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, si rivolge così a Piero Grasso e Laura Boldrini, presidenti di Senato e Camera, in una lettera pubblicata questa mattina dal Corriere della Sera. “So bene come la questione sia delicata – continua il sindaco – e abbia al suo interno temi complessi, quali l’immigrazione di necessità e la tratta di donne e uomini, considerati merci e vittime di intollerabili crimini contro l’umanità. Ma questa complessità non può indurci a chiudere gli occhi”. La prostituzione, ricorda Marino, è regolata da una legge, la legge Merlin, che ha oltre 60 anni, “una legge straordinariamente moderna e civile per l’Italia dell’epoca, ma che allora non poteva certo tener conto dell’evoluzione dei fenomeni sociali”. E quindi il primo cittadino della Capitale chiude la sua lettera chiedendo di calendarizzare e dibattere in Parlamento al più presto i diversi disegni di legge che già sono stati presentati su questo tema.
Sulla proposta di creare una zona di tolleranza per la prostituzione in alcune vie decentrate dell'Eur, si è espresso anche il Partito democratico romano.
Nel pomeriggio di ieri, infatti, alla sede nazionale del Pd si è tenuto un vertice a cui hanno partecipato l'assessore comunale alle Politiche sociali, Francesca Danese, il minisindaco del IX municipio Andrea Santoro (promotore dell'idea), i parlamentari del Pd e alcuni esponenti nazionali e romani della direzione del partito. Una lunga riunione in cui, di fatto, è stata ribadita la posizione espressa dal sindaco e dalla giunta la scorsa settimana. La posizione è stata espressa dal presidente del partito e commissario del Pd romano, Matteo Orfini: “La prostituzione è sinonimo di sfruttamento e schiavitù. E' un fenomeno che non va governato ma contrastato. Bisogna intervenire alla radice del problema colpendo le filiere criminali e garantendo assistenza e sostegno alle vittime. L'iniziativa del presidente Santoro e le scelte conseguentemente annunciate dalla Giunta, che non prevedono l'istituzione di zone a luci a rosse, ma, innanzitutto, il rifinanziamento del progetto Roxanne, sono assolutamente condivisibili e vanno nella direzione auspicata dal Partito democratico di Roma".