Parla la mamma del bimbo rapito dal padre ora in coma: “Ho paura non ce la faccia”

Parla la mamma di Chris, il bambino rapito sabato sera a Monterotondo dal padre e ritrovato domenica pomeriggio al centro commerciale Porta di Roma. Il bimbo di due mesi e mezzo si trova in coma nel reparto di terapia intensiva pediatrica del Policlinico Agostino Gemelli. Accanto a lui la mamma, una giovanissima di origine lituane, che intervistata da il Messaggero, racconta le sue ore di angoscia e paura, l'aggressione da parte dell'ex, il 22enne Gianluca Caucci, e ora le speranza che il suo bambino ce la faccia. "Volevo lasciarlo – spiega – Gli ho solo chiesto di trovarsi un lavoro e di riconoscere il bambino e lui mi ha colpita con un pugno in faccia ed è sparito con il mio piccolo per 12 ore. Le più brutte della mia vita. Ha costretto il bimbo a dormire con lui in una baracca in viale Kant, poi se ne è andato al centro commerciale. Perché tanta crudeltà".

Chris lotta tra la vita e la morte, ha un grosso livido sul viso e un ematoma alla testa che si riassorbe con difficoltà. I medici non si sbilanciano e il sospetto è che sia stato proprio il padre a procuraglielo. La ragazza ripercorre una relazione burrascosa, che denuncia segnata da ripetuti episodi di violenza ai suoi danni e dalle difficoltà economiche: "Quando gli ho detto che avevo intenzione di lasciarlo perché così non si poteva più andare avanti, mi ha colpito con un pugno in faccia. Non aveva un lavoro e neanche se lo cercava. Era anche privo di documenti. Non aveva neanche una casa. Io continuo a vivere dai miei, lui invece era ospitato da una casa famiglia. Che futuro potevamo dare a nostro figlio così? Poi mi ha strappato Chris dalle braccia ed è scappato a piedi, lasciandomi a terra sanguinante".