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Ostia, è morto dopo 36 ore di agonia Alessandro: il 27enne massacrato con un tirapugni

Si è spento dopo 36 ore di agonia il 27enne di Ostia Alessandro De Simoni, massacrato a pugni in faccia da Simone Meddi, ora accusato di omicidio volontario, la scorsa domenica per futili motivi. L’aggressore avrebbe colpito Alessandro con un tirapugni.
A cura di Valerio Renzi
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Si è spento dopo 36 ore di agonia Alessandro De Simoni, il giovane di 27 anni, massacrato a pugni in faccia domenica sera in via delle Ancore a Ostia Nuova. A ridurlo in fin di vita, tanto da farlo finire ricoverato in coma all'ospedale San Camillo di Roma, Simone Meddi, 25 anni, che dopo un diverbio lo ha cominciato a colpire. Da quanto si apprende Meddi, che ora è accusato di omicidio volontario, avrebbe colpito Alessandro con una rapida sequenza di colpi portati a segno, da quanto si apprende, con un tirapugni. Una violenza cieca, in mezzo alla strada, sotto gli occhi di diversi testimoni. Colpi così violenti da provocare la frattura della mano a Simone Meddi.

A scatenare il pestaggio, da quanto si apprende, ragioni futili: una questione rimasta in sospeso tra la ragazza di Alessandro e la sorellastra del suo aggressore. Fondamentale per individuare Meddi è stato l'identikit fornito proprio dai testimoni della violenza, a partire proprio dalla sorella di Alessandro.

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