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Orrore a Roma, trovate due gambe di donna in un cassonetto: il fratello ha confessato

Due gambe di donna trovate in un cassonetto dei rifiuti a Roma. Il ritrovamento è avvenuto esattamente in viale Maresciallo Pilsudski, nella zona di piazza Euclide. Mistero sull’identità del cadavere.
A cura di Enrico Tata
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Macabra scoperta a Roma. All'interno di un cassonetto dei rifiuti vicino a Villa Glori sono state trovate due gambe umane, probabilmente tagliate in precedenza con una sega o con un'accetta. Il ritrovamento, riporta l'Ansa, è avvenuto esattamente in viale Maresciallo Pilsudski, nella zona di piazza Euclide e a pochi passi dall'Auditorium Parco della Musica. Ad accorgersi dei resti del cadavere è stata una ragazza nomade, che ieri sera, intorno alle 20, ha notato le due gambe all'interno del secchione. La giovane ha avuto un malore, ma è riuscita ad avvertire immediatamente le forze dell'ordine. Sul posto sono intervenuti gli agenti di polizia del commissariato più vicino.

Stando sempre a quanto riporta l'Ansa, i resti del corpo sezionato non sembrerebbero appartenere a un senzatetto. Bisognerà comunque aspettare l'esito di esami più approfonditi per capire di più su quanto sia accaduto. Si tratterebbe dei resti del corpo di una donna di 58 anni. Altre parti del cadavere, compresa la testa, sarebbero state trovate in un cassonetto in via Guido Reni.

Fermato il fratello: ha confessato di aver fatto a pezzi la donna

Le gambe sarebbero state legate con del nastro adesivo. Da chiarire resta ancora lo strumento utilizzato per tagliare il corpo all'altezza dell'inguine. Secondo fonti investigative un uomo sarebbe stato ripreso da una telecamera di sicurezza di un negozio mentre gettava qualcosa all'interno del cassonetto nella notte tra il 14 e il 15 agosto. Questa notte, intorno all'1.30, è stato accompagnato in Questura il fratello della donna, che è stato interrogato e ha poi confessato l'omicidio. Il fratello della donna sarebbe un italiano di 62 anni. L'interrogatorio si è da poco concluso. L'uomo era stato fermato all'interno della sua abitazione, proprio nella zona di via Guido Reni.

La procura di Roma ha emesso un provvedimento di fermo nei confronti dell'uomo, accusato di omicidio e occultamento di cadavere. Maurizio Diotallevi è stato trasferito nel carcere di Rebibbia in attesa che il gip fissi l'udienza di convalida. A incastrare l'uomo sarebbero state anche le immagini riprese dalle telecamere nelle quali si vedeva il 62enne mentre usciva di casa con un grosso sacco nero che ha poi gettato nel cassonetto.

L'identità della donna fatta a pezzi e ritrovata nel cassonetto

La donna il cui corpo è stato ritrovato in un cassonetto della spazzatura si chiamava Nicoletta Diotallevi. Sarebbe stata fatta a pezzi dal fratello Maurizio all'interno dell'abitazione che condividevano in via Guido Reni 22b. L'omicidio sarebbe avvenuto in casa e poi l'uomo, dopo aver sezionato il cadavere, avrebbe gettato i pezzi all'interno dei cassonetti in via Reni e via Pilsudski. Alla base dell'omicidio potrebbero esserci questioni economiche e conseguenti liti ripetute tra i due.

La mappa: il luogo del ritrovamento dei due arti

Il ritrovamento in viale Maresciallo Pilsudski, nei pressi di Villa Glori a Roma, a pochi passi da piazza Euclide e dall'Auditorium Parco della Musica di viale Pietro De Coubertin, quartiere Parioli. Ecco il luogo dove sono stati ritrovati i resti del cadavere:

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