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Orfini chiede a Ignazio Marino di lasciare: il sindaco riflette sulle dimissioni

Matteo Orfini, commissario del Pd romano e presidente del partito, ha chiesto a Ignazio Marino di lasciare la poltrona di sindaco. L’acquisizione delle spese sostenute dal sindaco con la carta di credito del Campidoglio da parte della Procura sarebbe stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Per la prima volta Marino starebbe pensando davvero di lasciare.
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A cura di Valerio Renzi
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Matteo Orfini, commissario del Pd romano e presidente del partito, ha chiesto a Ignazio Marino di lasciare la poltrona di sindaco. "Marino ha perso la sua occasione di rimanere in sella così non si può andare avanti, il Partito democratico e la città non si possono permettere questa situazione", filtra dai corridoi di Palazzo Senatorio. La fase due con l'arrivo dei super assessori non ha migliorato la situazione, la polemica sul viaggio negli Usa e gli scontrini della cene acquisiti dalla Procura sono stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Altro che rimanere fino al 2023 in Campidoglio, come il sindaco ha ribadito solo qualche giorno fa. Ora, per la prima volta, Marino starebbe prendendo davvero in considerazione l'idea di lasciare. La pubblicazione degli scontrini e delle spese online è stata, come recita un detto romano, la "pezza che è peggio del buco".

Il Nazareno vorrebbe che sia Marino stesso a lasciare, togliendo il partito dall'imbarazzo di dover sostenere un sindaco che nessuno vuole più. Si andrebbe così verso un commissariamento vero e proprio della città. Dopo il conferimento dei poteri speciali al prefetto Franco Gabrielli, un commissario vero e proprio permetterebbe al governo di affrontare direttamente la sfida del Giubileo e di cominciare a ragionare sul futuro del Campidoglio. Sperando che due anni bastino per riconquistare la città dopo lo tsunami di mafia capitale.

Nessun aut-aut pubblico, nessuno strappo. Almeno per il momento. Tutti sanno ma per ora nessuna dichiarazione: tra il Campidoglio e il Nazareno si aspetta di conoscere la decisione del sindaco. Marino in passato aveva sfidato il Partito democratico a sfiduciarlo in aula, ora si potrebbe arrivare ad un percorso condiviso che faccia salvare la faccia al sindaco e che non comporti ulteriori danni d'immagine al Pd romano. L'addio così potrebbe essere una questione di tempi. E se il sindaco non volesse lasciare la poltrona si aprirebbe una nuova partita.

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Giornalista pubblicista e capo area della cronaca romana di Fanpage.it. Ho collaborato prima prima di arrivare a Fanpage.it su il manifesto, MicroMega, Europa, l'Espresso, il Fatto Quotidiano. Oltre che di fatti e politica romana mi occupo di culture di destra e neofascismi. Ho scritto per i tipi di Edizione Alegre "La politica della ruspa. La Lega di Salvini e le nuove destre europee" (2015) e per Fandango Libri "Fascismo Mainstream" (2021).
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