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Omicidio Giuliano Colella, sentenza ribaltata in appello: da ergastolo ad assoluzione

La Corte d’Assise d’appello ha assolto, “per non aver commesso il fatto”, Vincenzo De Caro, Marco De Rosa e Stefano Fedeli, condannati in primo grado all’ergastolo nel dicembre 2015 per l’omicidio della guardia giurata.
A cura di Enrico Tata
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Dall'ergastolo all'assoluzione. La Corte d'Assise d'appello ha assolto, "per non aver commesso il fatto", Vincenzo De Caro, Marco De Rosa e Stefano Fedeli, condannati in primo grado all'ergastolo nel dicembre 2015. I tre erano accusati di aver ucciso a colpi di pistola la guardia giurata Giuliano Colella nel 2014 a Roma. Ora quell'assassinio non ha nessun colpevole. Alla lettura della sentenza in aula la madre di Colella ha avuto un mancamento.

Il 27 marzo di tre anni fa, poco prima delle 20, in via Rocca Cencia, periferia est di Roma, Giuliano Colella si ferma in un piazzale per discutere con un uomo. Litigano, si danno dei pugni, poi Colella si gira con l'intenzione di rientrare in macchina. E' allora che l'assassino preme il grilletto centrando la vittima alla schiena con sette colpi di pistola.

Dall'esame del telefono della guardia giurata e grazie alle dichiarazioni della moglie le indagini degli investigatori arrivarono a De Caro, considerato il mandante dell'omicidio, e a De Rosa e Fedeli, i presunti esecutori materiali. Il movente sarebbe stato un credito da recuperare da Colella al fine di bloccare la vendita della casa di famiglia. De Caro sarà scarcerato, gli altri due imputati resteranno in carcere perché condannati per altri reati.

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