Omicidio Di Pietrantonio, il killer sarà giudicato con il rito abbreviato
"Oggi sono contenta, iniziamo questo processo. La procura e gli uomini della squadra mobile sono stati bravissimi, hanno fatto uno splendido lavoro e sono certa che otterrò giustizia per Sara. Ne sono proprio certa". Queste le parole, prima di entrare in tribunale, della mamma di Sara Di Pietrantonio, la 22enne studentessa romana uccisa e data alle fiamme lo scorso mese di maggio dal suo ex fidanzato, Vincenzo Paduano. Il killer sarà giudicato con il rito abbreviato, che in caso di condanna prevede lo sconto di un terzo della pena. Così ha deciso il gup Gaspare Sturzo nel corso dell'udienza preliminare che si è tenuta questa mattina. Per il ragazzo il pm Maria Gabriella Fazi ha chiesto il rinvio a giudizio per i reati di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, stalking e distruzione di cadavere.
Questa mattina si è costituita parte civile ‘Differenza donna' "perchè l'uccisione di una donna -ha spiegato la rappresentante dell'associazione Teresa Manente – da parte del partner colpisce tutte le donne in quanto sottende una cultura sessista e patriarcale che legittima la proprietà della vita di una donna da parte del genere maschile". Nella giornata di ieri è stato rivelato il testo di alcuni messaggi tra Sara e Vincenzo e un post pubblicato su Facebook dal ragazzo che avvalorerebbero l'ipotesi dell'omicidio premeditato. Solo poche ore prima della morte della studentessa 22enne, infatti, il suo ex fidanzato scriveva su Facebook: "Quando il marcio è radicato nel profondo ci vuole una rivoluzione, tabula rasa. Diluvio universale".