Olimpiadi sì, Olimpiadi no. I Radicali: “Rimandare decisione costerà ai romani 2 milioni”
Grande è la confusione in casa 5 stelle: espugnato il Campidoglio il compito per il governo della città guidato da Virginia Raggi di prendere decisioni importanti, ma soprattutto coerenti con le promesse e il programma presentato durante la campagna elettorale. E uno dei dossier che scotta di più è quello sulla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024, sulla quale la sindaca ha usato parole di fuoco e su cui il M5s ha sempre espresso la sua forte contrarietà.
Ma ora i toni sembrano essersi ammorbiditi e le cose potrebbero velocemente cambiare di segno, facendo sposare a Virginia Raggi e al Movimento 5 stelle la corsa verso le Olimpiadi. Per il momento però ogni decisione è rimandata a ottobre, la questione congelata. Ma quanto costa l'indecisione del Movimento 5 stelle e della sindaca? Secondo una denuncia del segretario dei Radicali Italiani ed ex consigliere in aula Giulio Cesare Riccardo Magi, circa 30mila euro al giorno, che da qua a a ottobre fanno 2 milioni di euro potenzialmente andati in fumo.
"Purtroppo, come abbiamo già avuto modo di sottolineare, questa sua indecisione costerà carissima ai romani: in base ai dati sin qui diffusi – si legge in una nota – si può calcolare che il solo fatto di essere candidati alle Olimpiadi costa ai cittadini della Capitale circa 30 mila euro ogni giorno. Decidere a ottobre, quindi, vorrebbe dire bruciare inutilmente altri 2 milioni di euro. Un vero e proprio salasso per i romani, che andrebbe responsabilmente evitato decidendo subito: senza rimandare a dopo l'estate ciò che sarebbe necessario, per l'ingente costo che comporta, affrontare e chiarire con la massima urgenza".