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Olimpiadi 2024: Virginia Raggi decide di non decidere, almeno fino a ottobre

Sulla candidatura di Roma ai giochi olimpici del 2024 il Movimento 5 stelle e la sindaca Raggi prendono tempo. “Decideremo a ottobre”, ma intanto si è riaperto il dialogo tra il Comitato promotore e il Campidoglio. Radicali:
A cura di Valerio Renzi
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Olimpiadi 2024 sì, Olimpiadi 2024 no. La candidatura di Roma alla manifestazione iridata del 2024, uno dei temi più dibattuti durante la campagna elettorale, continua a essere al centro della polemica politica. La sindaca Virginia Raggi e il Movimento 5 stelle hanno più volte ribadito che la capitale non si può permettere i giochi, che prima deve pensare all'ordinario, a ritrovare la "normalità". "Con il debito che ha la capitale pensare a ospitare le Olimpiadi del 2024 è criminale", aveva detto Raggi da candidata, tra le proteste di molti avversari politici e esponenti istituzionali. Ora che è invece saldamente al governo di Roma il Movimento 5 stelle prende tempo. Ieri la sindaca ha spiegato che per ora si è deciso di non decidere: la decisione è rinviata a ottobre.

Ma intanto che si aspetta segnali di un ammorbidimento della posizione del MoVimento arrivano da più parti. In questi giorni stanno proseguendo sotto traccia le discussioni tra il Campidoglio e il comitato che si sta occupando della candidatura ai giochi: clima disteso e tutti attorno al tavolo. Un nodo irrisolto, racconta oggi il Corriere, sarebbe soprattutto la cittadella olimpica che s'immagina a Tor Vergata e la sua conversione a giochi finiti. L'idea del M5s è quella di un evento "leggero", che non preveda nuovi grandi carichi urbanistici e che intervenga invece sul recupero delle strutture esistenti, ma che soprattutto non aggravi il bilancio della capitale.

La presenza del vicesindaco Daniele Frongia il prossimo 3 agosto all'inaugurazione di Casa Italia a Rio de Janeiro sarebbe un segnale inequivocabile: la candidatura va avanti, e il Movimento 5 stelle è pronto a fare un passo indietro di fronte alle pressioni ricevute da più parti, e la nuova giunta capitolina si accontenterebbe di mettere le mani su progetti e priorità.

Virginia Raggi aveva anche promesso che a decidere sulla candidatura olimpica sarebbero stati i romani, magari con un referendum, come già proposto dai Radicali che hanno depositato le firme per un quesito cittadino. "L'indecisione costerà carissima ai romani: in base ai dati sin qui diffusi, infatti, si può calcolare che il solo fatto di essere candidati alle Olimpiadi costa ai cittadini della Capitale circa 30 mila euro ogni giorno. Decidere a ottobre, quindi, vorrebbe dire bruciare inutilmente altri 2 milioni di euro. Un vero e proprio salasso per i romani, che andrebbe responsabilmente evitato decidendo subito: senza rimandare a dopo l'estate ciò che sarebbe necessario, per l'ingente costo che comporta, affrontare e chiarire con la massima urgenza", ha dichiarato in una nota il segretario dei Radicali Romani Riccardo Magi.

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