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Morì a Regina Coeli di anoressia: condannati due medici

Sono stati condannati in primo grado due medici di Regina Coeli in merito alla morte di Simone La Penna, il detenuto morto nel carcere romano il 26 novembre del 2009 a causa di una grave forma di anoressia.
A cura di Valerio Renzi
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Si  è concluso oggi il processo di primo grado per i tre medici che ebbero in cura Simone La Penna, il detenuto di Regina Coeli deceduto il 26 novembre del 2009 all'interno del carcere romano. Il giudice ha condannato, ma la pena è sospesa, Andrea Franceschini, dirigente del reparto del centro clinico del carcere e il medico Andrea Silvano, mentre Andrea Franceschini (anche lui medico) è stato assolto per non aver commesso il fatto. Secondo quanto ricostruito da il pm Eugenio Albamonte, che aveva chiesto una condanna a due anni e dieci mesi per tutti e tre gli imputati, il giovane soffriva di una grave forma di anoressia, ignorata dai medici che non avrebbero fatto abbastanza contro la sua repentina perdita di peso durante la detenzione.

Simone era stato trasferito nel gennaio del 2009 dal carcere di Viterbo dopo si trovava recluso per scontare una condanna di due anni e quattro mesi per detenzione di sostanze stupefacenti.  Il 27 luglio veniva ricoverato all'ospedale Sandro Pertini perché Simone aveva praticamente smesso di mangiare. Nonostante ciò il Tribunale di Sorveglianza aveva respinto le richieste della difesa degli arresti domiciliari, sostenendo l'incompatibilità della detenzione carcerario con la condizione psicologica e fisica di Simone. Al momento della sua morte Simone era dimagrito di 34 chili.

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