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Mistero in crociera, sparisce Xing Lei Li: i figli incastrano il padre, ma lui nega

“Una sera papà ci ha chiesto di rimanere in camera, ha detto che doveva uscire con la mamma. Ma è tornato da solo. E ogni volta che gli chiedevamo dove fosse andata lei, rispondeva sempre in maniera strana”, avrebbe raccontato agli investigatori uno dei figli del sospettato.
A cura di Enrico Tata
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Il mistero della donna scomparsa durante una crociera nel Mediterraneo si infittisce. Che fine ha fatto Xing Lei Li? Della casalinga irlandese, di origini cinesi, non si ha più traccia. A Civitavecchia, dove la nave ha attraccato dopo un tour che ha toccato Genova, Malta, Atene, Rodi e Creta, non è mai arrivata. E i sospetti ricadono proprio sul marito, Daniele B., ingegnere informatico di 45 anni, che non ha denunciato la scomparsa della moglie e che è stato fermato dalla polizia mentre stava per imbarcarsi per l'Irlanda come se nulla fosse accaduto. Ad inchiodarlo sarebbero le testimonianze dei due figli piccoli e di un commerciante di Genova, la città dove la donna sarebbe scomparsa  "Ci sono indagini in corso, la donna è scomparsa dal 10 febbraio, non risultano sue notizie tramite i sistemi a bordo nave. Il 10 la nave si trovava nel capoluogo ligure, uno degli attracchi della crociera", fa sapere la polizia marittima di Civitavecchia, che si sta occupando delle indagini.

Il racconto del figlio: "Una sera sono usciti, poi è tornato solo papà"

"Una sera papà ci ha chiesto di rimanere in camera, ha detto che doveva uscire con la mamma. Ma è tornato da solo. E ogni volta che gli chiedevamo dove fosse andata lei, rispondeva sempre in maniera strana, insistevamo e ci ha detto di stare tranquilli", avrebbe raccontato, secondo il Secolo XIX, agli inquirenti il figlio più grande, sei anni, che era in vacanza insieme ai genitori e al fratellino di quattro anni. A complicare la posizione del padre c'è anche una testimonianza del proprietario di un negozio di souvenir nel centro storico di Genova. "Mi ricordo molto bene l’accaduto, avevamo appena aperto ed erano le 10. È entrata prima lei con i due bambini, per comprare alcuni souvenir. Poi è arrivato lui. Era nervoso, ha tirato fuori dallo zaino un paio di scarpe da ginnastica e le ha scagliate contro la donna. Le ha urlato “indossale al posto degli infradito e stai zitta”", la ricostruzione dell'uomo.

Per ora l'irlandese, che si trova in carcere a Regina Coeli in attesa di convalida, nega ogni responsabilità. "Il nostro cliente intende rispondere e risponderà al Gip negando ogni addebito", hanno dichiarato Luigi Conti e Laura Camomilla, gli avvocati del sospettato. "Se Daniel fosse un assassino non sarebbe andato a Ciampino a prendere un volo prenotato da tempo: avrebbe tentato di fuggire. Invece ha tenuto un comportamento normale", sostengono i legali. Per loro la donna cinese si sarebbe "allontanata volontariamente" dopo aver informato il marito.

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