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Metro C, fallisce il collaudo. Apertura rinviata

Il no all’apertura del primo tratto Pantano – Centocelle della nuova linea metropolitana arriva dal Ministero dei Trasporti. Fallite le prove tecniche di collaudo.
A cura di An. Mar.
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Rinviata l'apertura del primo tratto della Metro C prevista per sabato prossimo. Il parere negativo all'apertura della tratta da Pantano a Centocelle arriverebbe dal Ministero dei Trasporti, rivelano fonti della maggioranza capitolina. Il no è giunto dopo l'esito negativo dei collaudi del software di guida, necessario nel sistema di pilotaggio "driverless" della Metro C, che non prevede la presenza di un conducente umano.

L'inchiesta sulla Metro C: sprechi e subappalti irregolari

La Metro C,  una delle più grandi opere pubbliche realizzate in Italia, è al centro di una serie di indagini che vedono coinvolte la Corte di Conti, la magistratura, la Guardia di Finanza e la Direzione investigativa antimafia. Di qualche giorno fa è la notizia relativa al danno erariale da 363 milioni riconosciuto dalla Corte dei Conti in ordine ai ritardi nei lavori del cantiere più imponente del Paese. "Il danno prodotto tra il 2006 e il 2010 dal rinvio dei lavori della metro C è pari a 363,722 milioni, relativamente al primo percorso funzionale, da Graniti-Pantano a Centocelle", recita infatti la nota dell’ufficio di procura regionale presso la Corte dei Conti.

Un altro filone di indagine riguarda invece presunte infiltrazioni camorristiche nella gestione del sistema di appalti sui lavori della metro. La Prefettura di Roma ha infatti spiccato numerose interdittive antimafia nell'ambito degli oltre 5mila subappalti assegnati dalle ditte costruttrici. Obiettivo: sbararre l'ingresso nei cantieri di ditte collegate alla criminalità organizzata. Tra le imprese coinvolte con la malavita La Palma, indicata nelle carte della Direzione investigativa antimafia come "azienda legata alla mafia tradizionale di Palma di Montechiaro", e la Tripodi Trasporti, sotto il controllo di Giovanni Tripodi vicino  –  secondo le ipotesi degli inquirenti  –  alla ‘ndrangheta di Melito Porto Salvo.

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