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Mense scolastiche, ecco il nuovo bando: cibo bio e a chilometro zero, lotta agli sprechi

Presentato il bando 2017/2020 per i servizi di mensa scolastica. Il Movimento 5 stelle annuncia maggiore attenzione alla qualità del cibo, lotta agli sprechi e ai rifiuti. Critiche le opposizioni per la scelta di centralizzare il servizio.
A cura di Valerio Renzi
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Ieri l'assessora alla Scuola e alle Politiche sociali di Roma Capitale Laura Baldassarre ha presentato la delibera sul nuovo bando di gara per il periodo 2017/2020, che assegnerà la gestione dei servizi di mensa. Approvato con 27 voti a favore e 11 contrari, il bando riguarda 144.000 pasti che ogni giorno vengono forniti nei nidi, nelle scuole d'infanzia comunali, negli istituti statali di primarie e secondarie.  Il nuovo bando arriva dopo le 740 ispezioni avvenute lo scorso anno scolastico, con il risultato della comminazione di 40 penali per il non rispetto degli standard di qualità che dovrebbero essere garantiti. Nel nuovo bando i prodotti dovranno essere "biologici, stagionali, equosolidali, dop, igp e a chilometro zero". Insomma si punta sulla qualità e la consapevolezza alimentare dei più piccoli, coinvolgendo anche famiglie e insegnanti.

"C'è un'attenzione al ciclo completo dei prodotti, compresa la trasformazione e il confezionamento delle derrate, che si ricomprende entro un raggio di 300 chilometri dal Campidoglio in linea d'aria, con attenzione anche alle modalità del loro trasporto – ha spiegato ancora l'assessora – Abbiamo previsto, infatti, specifiche azioni di riduzione dell'impatto ambientale del servizio di refezione su trasporto e distribuzione, oltre che sulla gestione e riduzione a monte di scarti e rifiuti, in accordo con l'assessora capitolina all'ambiente Pinuccia Montanari". Non manca poi un punto sulla lotta agli sprechi: "E infine sono previsti anche protocolli per la donazione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini solidali a enti caritatevoli, per evitare gli sprechi, coinvolgendo le famiglie e i ragazzi".

Aspre critiche al bando sono arrivate da Fratelli d'Italia. Il partito di Giorgia Meloni ha sottolineato in particolare la contrarietà all'accentramento del servizio: – “La decisione della Giunta Raggi e della maggioranza a 5 Stelle di centralizzare totalmente i servizi di ristorazione è l’ennesimo duro colpo all’autonomia degli istituti scolastici. Invece di premiare tantissimi e bravi dirigenti scolastici che negli anni hanno gestito servizi di ristorazione eccellenti, si sceglie di fare di tutta l’erba un fascio e di colpire tutti. Tantissime scuole, con i risparmi provenienti dagli appalti della ristorazione, garantivano nei loro istituti una serie di attività formative aggiuntive a beneficio degli alunni. Oggi quei risparmi finiranno nel grande calderone comunale, in una logica figlia del peggiore statalismo, e non saranno più destinati agli istituti della nostra città".

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