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Medico ucciso in casa a Mentana, spunta il movente passionale

Si tratta di tre romeni tra i 24 e i 26 anni che hanno ucciso brutalmente il medico di 71 anni nella sua villetta di Mentana, alle porte di Roma, al termine di una rapina finita male nella notte tra venerdì e sabato.
A cura di Valerio Renzi
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Sono stati arrestati nella notte gli assassini di Lucio Giacomini. Si tratta di tre romeni tra i 24 e i 26 anni che hanno ucciso brutalmente il medico di 71 anni nella sua villetta di Mentana, alle porte di Roma, al termine di una rapina finita male nella notte tra venerdì e sabato. L'uomo, hanno ribadito inquirenti e medico legale, è stato "ammazzato di botte, preso e calci a pugni come un animale".Da quanto emerso i tre rapinatori, due dei quali sono risultati incensurati, erano convinti che in casa ci fossero 20 mila euro, mentre il bottino della rapina è stato molto più magro: i tre, dopo aver ammazzato Giacomini, hanno portato via duemila euro, un iPhone e un tablet.

Assieme al movente della rapina però ora spunta anche l'elemento passionale: il medico assassinato e uno dei giovani si sarebbero contesi le attenzioni di una giovane ragazza romena, la quale avrebbe parlato con i rapinatori dell'ingente somma di contanti che Giacomini avrebbe dovuto avere dentro casa. Il medico, da poco separato, era molto conosciuto nella zona, non solo per l'attività professionale, ma anche per essere stato consigliere comunale e candidato sindaco per il centrodestra nel 2006. In casa all'arrivo dei rapinatori era presente anche una giovane donna di nazionalità moldava: è stata lei, descrivendo i rapinatori, a rendere possibili gli arresti.

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