Maxi rissa per un telefonino scomparso: tre feriti e undici persone arrestate
Maxi rissa in zona Ostiense a Roma. Undici persone, tra i 19 e i 44 anni, sono state arrestate la scorsa notte in via del Commercio. Due gruppetti, uno di colombiani e l'altro di ecuadoregni, si sono affrontati dopo un diverbio nato per uno smartphone misteriosamente sparito. I due gruppi si sono dati appuntamento fuori da un locale e si sono picchiati utilizzando anche bottiglie rotte. Tre persone, un ecuadoregno, un venezuelano e un colombiano, sono rimasti feriti e sono stati soccorsi e trasportati d'urgenza ai pronto soccorso degli ospedali San Camillo e Sant'Eugenio. Per le loro ferite da taglio, non di grave entità, hanno avuto una prognosi rispettivamente di 15, 10 e 7 giorni. Undici persone sono state accompagnate in caserma dai Carabinieri della Compagnia Roma Eur e del Nucleo Radiomobile di Roma intervenuti per sedare la rissa. Sono in attesa del rito direttissimo con cui verranno presto giudicati nelle aule del tribunale di Roma in piazzale Clodio.
Le bande di latinos alla conquista della Capitale
Stando a quanto recentemente dichiarato all'agenzia di stampa AdnKronos la psicoterapeuta Maura Manca, presidente dell'Osservatorio Nazionale Adolescenza, le bande di latinos mantengono la loro base operativa a Milano, "ma stanno prendendo piede anche in altre città come Roma, particolarmente in zona Magliana. I territori in cui si ritrovano e che marcano sono sempre quelli più fertili per criminalità ma non vanno ad alterare equilibri già esistenti". Spiega ancora Manca: "Ciascuna pandilla marca il suo spazio, off limits per i membri di altri gruppi nemici. Come obiettivo i latinos non hanno l'egemonia dell'Italia, in relazione per esempio al mercato della droga, ma semplicemente del loro territorio. Si scontrano violentemente tra di loro come leggiamo anche dalle cronache. Si provocano, si vendicano. Il loro regno è la strada"
