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Mafia di Ostia: arriva una sentenza storica, a Roma la mafia esiste

La sentenza di oggi segna uno spartiacque, per la prima volta a Roma viene riconosciuta una condanna per 416 bis, l’associazione a delinquere di stampo mafioso. Condannate 14 persone a 200 anni di carcere, tra loro il boss Carmine Fasciani. Una sentenza che potrebbe aprire la strada al processo per Mafia Capitale.
A cura di Valerio Renzi
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La sentenza di oggi segna uno spartiacque, per la prima volta a Roma viene riconosciuta una condanna per 416 bis, l'associazione a delinquere di stampo mafioso. Era dei tempi dei processi a quelli della Magliana che non si arrivava ad una condanna per associazione mafiosa, anche se poi non resse tutti i gradi di giudizio, nella Capitale. I giudici della X sezione penale del tribunale di Roma hanno inflitto 200 anni di carcere a 14 persone, tra loro il boss Carmine Fasciani (condannato a 28 anni), il fratello Terenzio (17 anni) e le figlie Sabrina (25 anni) e Azzurra (11 anni). La sentenza arriva dopo l'operazione ‘Nuova Alba' che nel luglio del 2013 portò all'arresto di 51 persone, colpendo al cuore la criminalità organizzata sul litorale romano.

Dopo anni di scetticismo da parte di politici ed esponenti delle istituzioni, una sentenza lo mette nero su bianco: a Roma la mafia esiste, controlla il territorio come se fossimo in Campania, in Sicilia o in Calabria. Mette le mani sugli appalti pubblici (in questo caso le concessioni per gli stabilimenti), corrompe funzionari pubblici, fa accordi ed investe nell'economia locale, intimidisce ed minacce, incendia i locali di chi non paga o di chi non abbassa la testa. La mafia di Ostia gestiva locali e stabilimenti balneari, trafficava in droga e armi, ma soprattutto aveva caratteristiche in tutto e per tutto simili a le mafie classicamente intese, così come le conosciamo nel sud del paese. La mafia del litorale non era insomma una succursale di qualche clan, era un'organizzazione autonoma che ad Ostia aveva il suo centro decisionale e il centro degli affari.

Con il boss Fasciani sono stati condannati anche Riccardo Sibio (25 anni e 3 mesi), Gilberto Colabella (13 anni), Luciano Bitti (13 anni e 3 mesi), Ennio Ciolli (3 anni), Emanuele Cocci (2 anni), Mirko Mazzoni (12 anni), Danilo Anselmi (7 anni) e Eugenio Ferramo (10 anni). Assolti, con varie formule, Nazareno Fasciani, uno dei figli di Carmine, Vito e Vincenzo Triassi (l'altro Clan attivo sul litorale con i Fasciani), Gilberto Inno e Fabio Guarino.

Una sentenza quella di oggi che potrebbe aprire la strada anche al processo per i fatti di Mafia Capitale: anche contro l'associazione criminale guidata da Carminati gli inquirenti hanno usato infatti il 416 bis. L'ipotesi di associazione di stampo mafioso ha retto fino ad ora alle sentenze del Tribunale del Riesame.

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