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Mafia Capitale, Campidoglio sotto assedio: Marino contestato

Dal Movimento 5 Stelle ai lavoratori di Multiservizi, da Fratelli d’Italia a Noi con Salvini, da Sovranità, il soggetto politico nato da Casa Pound a Nuovo Centro Destra. Tutti fuori dal Campidoglio a protestare contro il sindaco Ignazio Marino mentre dentro il palazzo, in aula Giulio Cesare, si svolgeva l’Assemblea Capitolina, che ha proceduto alla surroga dei quattro consiglieri arrestati nella seconda ondata dell’inchiesta su Mafia Capitale.
A cura di Enrico Tata
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Foto Vincenzo Livieri - LaPresse 09-06-2015 - Roma - Italia CronacaContestazione prima e durante il Consiglio Comunale. Nella fotoPhoto Vincenzo Livieri - LaPresse 09-06-2015 - Rome - Italy NewsProtest before and during the City Assembly
Foto Vincenzo Livieri – LaPresse 09-06-2015 – Roma – Italia CronacaContestazione prima e durante il Consiglio Comunale. Nella fotoPhoto Vincenzo Livieri – LaPresse 09-06-2015 – Rome – Italy NewsProtest before and during the City Assembly

Dal Movimento 5 Stelle ai lavoratori di Multiservizi, da Fratelli d’Italia a Noi con Salvini, da Sovranità, il soggetto politico nato da Casa Pound a Nuovo Centro Destra. Tutti fuori dal Campidoglio a protestare contro il sindaco Ignazio Marino mentre dentro il palazzo, in aula Giulio Cesare, si svolgeva l’Assemblea Capitolina, che ha proceduto alla surroga dei quattro consiglieri arrestati nella seconda ondata dell’inchiesta su Mafia Capitale. Nel piazzale, c’era un inedito Giulio Cesare con in mano un cartello con scritto «Onestà». A mettere il cartello in mano alla statua che veglia sull'assemblea capitolina il consigliere di M5S Enrico Stefano.

“Si sono barricati dentro per non fare entrare i cittadini. Non durerà a lungo”. Così il blog di Beppe Grillo che in un post dal titolo #OccupyCampidoglio riporta la cronaca della giornata di ‘assediò M5s al Comune di Roma. “Si è tenuta alle 15 la riunione lampo del Consiglio Comunale con la partecipazione del sindaco Marino, il M5S era lì per chiedergli cortesemente ma in maniera decisa di andarsene. Roma non merita questo marciume!”, scrivono i 5 Stelle. “I consiglieri comunali e regionali e i portavoce M5S alla Camera e al Senato insieme a centinaia di cittadini – racconta il blog – si sono presentati davanti al Campidoglio per chiedere le dimissioni di Marino e nuove elezioni subito. Volevano entrare dentro la sala, ma non gli è stato permesso. Per la prima volta le porte del Campidoglio sono state chiuse”.

Secondo Valeria Baglio, presidente dell’Assemblea Capitolina, in realtà “la seduta era aperta e pubblica ma evidentemente il caos che si è generato sotto il Campidoglio ha impedito l'ingresso normale. Si è verificato un disagio non dettato dalla mia volontà ma dal problema di ordine pubblico per il quale è stato chiamato anche il questore e ha impedito un ingresso normale, perché ci sono state comunque disposizioni di sicurezza per la chiusura del portone e del controllo degli ingressi”. Alla fine del Consiglio, il sindaco Marino, dopo aver salutato i nuovi consiglieri, si è rivolto ai manifestanti M5S prima di uscire dall'aula salutandoli con l'invio di baci e alzando le dita a “V” in segno di vittoria.

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